Coltivazione mais

Origine e caratteristiche della pianta di mais

Il mais (Zea mais) è una pianta erbacea annuale della famiglia botanica delle Poaceae, originaria dell'America Centrale. È uno dei cereali più coltivati al mondo, sia in zone tropicali che temperate, utilizzato per l'alimentazione umana ed animale, per la produzione di bevande alcoliche ed olio, per sintetizzare bioetanolo. La spiga del mais, detta pannocchia, è un'infiorescenza femminile contenente le cariossidi (frutti). Altri nomi con cui è conosciuto il mais sono granoturco e granturco. Il clima richiesto per la coltivazione del mais è quello caldo con temperature non inferiori ai 10°C, altrimenti la germinazione può essere inibita. Temperature al di sotto di 0°C provocano gravi danni alla pianta e possono essere fatali. Il posizionamento ideale prevede un luogo ben ventilato per garantire un buona impollinazione e la produzione dei chicchi, ricchi di amido e fibre.
Pannocchie di mais maturo

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Coltivazione mais: preparazione del terreno

Estesa coltivazione di mais Il mais è in grado di adattarsi a qualsiasi tipologia di terreno, a condizione che sia ricco di sostanze nutritive e non sia eccessivamente compatto. Nei mesi che precedono la semina, a fine autunno, è bene preparare il terreno con concimazione e vangatura. In base all'estensione del campo, la vangatura sarà effettuata manualmente, con vanga ed eventualmente piccone, oppure con motozappa. Nel corso dell'operazione si fertilizza con circa 2,5 kg di letame maturo per metro quadrato di terreno. Lo stallatico sarà sparso nei solchi con l'ausilio di una forca. Il concime inserito nel primo solco sarà coperto con la terra smossa dalla creazione del secondo solco e quindi si proseguirà in questo modo fino alla vangatura completa del terreno. Nella successiva primavera, sempre prima della semina, si provvederà a livellare la terra ed a sarchiare per eliminare le infestanti.

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Semina, irrigazione, concimazione ed altre cure

La semina del mais si esegue in primavera, con temperature non inferiori ai 15°C, interrandoli a 2-3 cm di profondità, in buche scavate ogni 20 cm, disponendoli lungo file distanti tra loro 40 cm. Dopo un mese dalla semina le piantine avranno 3 o 4 foglie e si eseguirà il diradamento, eliminando quelle in eccesso e più fragili, per far posto a quelle più robuste. La coltivazione del mais prevede un'irrigazione abbondante ogni settimana, soprattutto in assenza di precipitazioni atmosferiche. Il terreno, già adeguatamente concimato nella fase di preparazione, sarà ulteriormente arricchito di potassio e fosforo con fertilizzanti minerali. Si effettuerà una buona sarchiatura, ogni due mesi, per arieggiare le radici e rimuovere le erbe infestanti. Inoltre la pacciamatura con paglia, erba secca, foglie, trucioli di legno ed altri materiali adatti, manterrà l'umidità del suolo e impedirà lo sviluppo delle erbacce.


Raccolta delle pannocchie di mais

Piante di mais pronte per la raccolta La raccolta del mais avviene nel corso dell'estate. Occorre prima controllare che la pannocchia sia pronta, osservando le barbe (i filamenti che escono dalla punta), che dovranno essere diventate brune e marroni. Per essere sicuri che il grado di maturazione sia ottimale, è consigliabile aprire una delle foglie che ricoprono la pannocchia e grattare con l'unghia un chicco. La fuoriuscita di un liquido bianco e cremoso indicherà che si può procedere alla raccolta. In presenza, invece, di liquido acquoso, bisognerà attendere ancora del tempo. L'assenza di liquido rivela che il momento giusto è già passato e che l'attesa è stata troppo lunga. La raccolta delle pannocchie può essere effettuata manualmente, seguita dall'essiccamento e dall'estrazione dei chicchi, oppure meccanicamente con una macchina che raccoglie e contemporaneamente sgrana il mais.



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