Coltivazione piante carnivore

vedi anche: Pianta carnivora

I principi assoluti della coltivazione piante carnivore

Innanzi tutto, non si deve mai annaffiare le piante carnivore con l'acqua di rubinetto ma solo con la facilmente reperibile acqua distillata. Non vanno utilizzati i normali terricci per piante e fiori, ma per le coltivazioni piante carnivore ci vogliono: torba acida di sfagno, sabbia non calcarea o perlite. I rapporti dei due componenti dipendono dalle caratteristiche della singola pianta, per cui spesso differiscono a seconda della coltivazione che vogliamo intraprendere. Le piante carnivore hanno bisogno di essere esposte costantemente alla luce, di cui sono amanti insaziabili. La temperatura ideale da mantenere è compresa fra i 20 e i 30 gradi centrigradi. Infine, molte piante carnivore soffrono i luoghi in cui la ventilazione è aggressiva, per cui si consiglia di tenerle al riparo dalle correnti d'aria.
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Miti e verità delle piante carnivore: nutrizione

immagine dettagliata creata in 3d Sulla coltivazione piante carnivore se ne sentono di tutti i colori. Queste piante sono assai delicate si, ma dall'aspetto alquanto aggressivo: hanno la fama di essere piante divoratrici. Ma dicendo la verità, questo gruppo di vegetali originario della foresta tropicale, è semplicemente "insettivoro". Ovvero, il loro principale nutrimento sono gli insetti, da cui traggono la maggior parte del nutrimento di cui hanno bisogno. Per cui sia chiaro: non uccidono animali di taglie maggiori o addirittura uomini. Sono autotrofe poichè piante, ma vivono in ambienti poveri di azoto, per cui lo ricavano dalla predazione degli insetti. Hanno vari sistemi per catturare le loro prede: quello più famoso è composto da una sorta di "bocca dentata", ma in realtà sono due foglie che stimolate dalla presenza dell'insetto, lo intrappolano al loro interno facendogli fare una fine inesorabile.

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Coltivazione in terraio di alcune piante carnivore

Terraio per piante carnivore con luce artificiale Solo alcune specie di piante carnivore possono essere coltivate in terraio tra le quali: dioanea muscipula, clephalotus follicularis, drosera capensis, le utricularia e le nepenthes. Hanno bisogno di un clima umido, poco ventilato ma soprattutto pieno di luce e temperato. Il terraio non è altro che un contenitore generalmente di vetro o plastica che impedisce l'uscita dell'acqua ma garantendo il riciclo dell'aria. La caratteristica fondamentale per un terraio è l'illuminazione, che può essere naturale o artificiale. Per quella naturale non ci sono problemi ed è preferibile rivolgerlo a sud. Mentre per quanto riguarda l'illuminazione artificiale dobbiamo dotarci di una lampada ad incandescenza adatta che copra tutto lo spettro luminoso richiesto dalle nostre piantine. Altra prerogativa importante è la costante manutenzione con una particolare cura dell'igiene del nostro terraio poichè si potrebbero formare muffe dannose per le nostre piante, causate magari da foglie morte o altre parti organiche in decomposizione.


Coltivazione piante carnivore: Il terreno perfetto per le piante carnivore

peat moss - torba di sfagno La torba di sfagno idratata è semplice da preparare. Metterla in un secchio e annaffiarla con acqua distillata finchè tutta non sia bagnata. Mescolare e poi lasciare riposare per qualche minuto. Prenderla a manciate e strizzarla bene finchè non sarà uscita tutta l'acqua, poi tritarla con appositi macchinari e metterla in un altro recipiente asciutto. Ora la torba è pronta per l'uso per farne una miscela con una sabbia poco calcarea. Poi per capire la bontà del terreno di coltivazione creato c'è un metodo altrettanto semplice. Immergere il 90% di uno stuzzicadenti nel terreno preparato e lasciarlo lì con la nostre piante. Dopo qualche tempo tirarlo fuori e vedere il colore del legno dopo averlo pulito con un panno. Più chiaro sarà (marrone chiaro) ed in migliori condizioni è il nostro terreno, più scuro sarà (nero, bluastro) e più sarà arrivata l'ora di fare un terreno nuovo. Datevi da fare con la vostra coltivazione piante carnivore.


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