Pacciamatura

Cos'è e i suoi vantaggi

La pacciamatura è quell'operazione che serve a coprire il terreno con del materiale inerte. Essa emula quello che succede naturalmente nei boschi con la caduta delle foglie secche, le quali formano una "lettiera" che blocca la crescita delle altre piante. Questo effetto è dovuto sia ad un'inibizione di tipo fisico, in quanto questa lettiera impedisce alle radiazioni solari di raggiungere il suolo e non lascia spazio fisico per lo sviluppo delle piante infestanti, sia ad azioni di tipo biochimico, perché vengono rilasciate delle sostanze bio-inibitrici che intossicano i semi delle malerbe. Di conseguenza lo scopo principale della pacciamatura è quello di impedire lo sviluppo delle erbe infestanti. Ma non serve solo a questo: viene utilizzata per trattenere l'umidità del terreno e per non farla evaporare con piante esigenti in fatto di acqua, soprattutto nelle zone con climi molto caldi dove le piante necessitano spesso di acqua. Oppure la si usa per mantenere il substrato fresco, o anche per evitare che il gelo penetri troppo in profondità nel terreno e che danneggi le radici. La pacciamatura è comune trovarla nelle aiuole e nei giardini.
Pacciamatura corteccia

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Materiali per la pacciamatura

Pacciamatura telo plastica I materiali per la pacciamatura possono essere organici e inorganici. Per materiali inorganici si intendono teli in plastica o tessuto, tessuto non tessuto (TNT), ghiaia, lapilli o cartone. Mentre per materiali organici si intendono tutti quelli erbacei o legnosi ottenuti dalla trinciatura dei residui colturali: foglie secche, corteccia di pino triturata, paglia o erba di sfalcio. Per una pacciamatura di lunga durata si utilizzano generalmente dei teli di materiale plastico o tessuto, ma per aiuole e giardini si utilizzano materiali dalla vista più gradevole, come corteccia di pino, foglie secche o paglia. In questo caso consigliabile però rinnovare ogni anno lo strato di pacciame aggiungendone dell'altro, in quanto essendo materiali completamente naturali si decompongono e vengono assorbiti dal terreno. Ultimamente non è difficile trovare dei materiali "alternativi" per la pacciamatura, come la fibra di cocco sminuzzata o i gusci di cacao. Si tratta di materiali di scarto che visivamente danno l'idea del terreno non pacciamato.

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La procedura

Stesura pacciamatura La pacciamatura con il telo pacciamante è uno dei metodi più utilizzati per il verde ornamentale. Si procede pulendo il terreno da tutte le erbe infestanti e si stende poi un telo scuro sulla zona da pacciamare. In seguito si realizzano dei fori dove si dovranno mettere le piante. Come materiale per il telo è preferibile utilizzare il TNT, o tessuto non tessuto, in quanto è traspirante e non crea ristagni d'acqua. Si fissa momentaneamente il telo al terreno con dei picchetti o dei sassi e successivamente si stende il materiale sul telo pacciamante, il quale può essere corteccia, lapilli, ciottoli in base al gusto personale. Per quanto riguarda l'orto e gli appezzamenti coltivati la procedura è molto simile a quella precedentemente descritta, ma una volta che si è steso il telo ed eseguito i fori per le piante non si copre con del materiale pacciamante. Questo tipo di pacciamatura è ovviamente molto durevole, ma visivamente ha un forte impatto. Esistono poi in commercio dei teli per pacciamatura biodegradabili derivati dal mais: non hanno una lunga durata e vengono assorbiti dal terreno in 12-18 mesi.


Pacciamatura: Come effettuarla in inverno

Pacciamatura inverno A differenza di quel che si può pensare, la pacciamatura invernale è molto importante perché per avere un terreno fertile in primavera è necessario lavorarlo e coprilo con la pacciamatura anche in inverno. La pacciamatura invernale restituisce al terreno quella copertura che è garantita naturalmente dalle erbe spontanee ma che sono state eliminate per permettere la coltivazione. Questa tecnica fa in modo quindi che si possa preparare il compost dove serve e che non si debba spostare dal cumulo del compost. Per facilitare il processo di decomposizione dello strato pacciamante si può distribuire sopra di esso della farina di roccia o calcare d’alghe, i quali sono degli ottimi fertilizzanti organici. Ma come ogni cosa anche la pacciamatura invernale ha delle controindicazioni: è opportuno controllare lo strato pacciamante in primavera se il terreno è pesante e argilloso e l'inverno molto piovoso, bisogna stare anche attenti all'insediamento delle lumache e dei topi, i quali possono trovare rifugio se la pacciamatura è troppo spessa e rovinare le colture.


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