Larice - Larix decidua

Il Larice

I larici sono alberi piuttosto alti che possono arrivare anche ai 45 metri di altezza. Sono conifere della famglia delle Pinaceae che vedono la propria origine nelle regioni più temperate dell'emisfero settentrionale Hanno struttura piramidale con un fusto diritto e branche irregolari fornite di ramuli allungati o corti.

Il loro impatto visivo nei boschi e di grande effetto grazie al verde brillante delle proprie foglie, destinato al giallo nella stagione autunnale. Il loro valore è associato sia a piantagioni ornalmentali sia per la produzione del legname. In giardino la loro bellezza va di pari passo alla veloce crescita in età giovanile. Ciò che più colpisce nella visione del larice è la diversa e spettacolare gamma di colori stagionale: se all'inizio della primavera, infatti, spuntano svariati ciuffi dal colore verde smeraldo che, più tardi, in estate si trasormerà in verde più scuro, durante la stagione autunnale, si è detto, le loro tinte tenderanno all'oro o all'arancio. Infine in inverno sarà bello osservare i ramoscelli spogli dell'albero presentarsi con sfumature di giallo paglia o rosso ruggine.

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Foglie e fiori

Le foglie del larice sono appunto aghiformi, lineari e appiattite. Hanno colore verde tenue e sono isolate nella loro presenza sull'albero, con una disposizione a spirale sui rametti di allungamento, ma anche riunite a ciuffi di venti o quaranta elementi, destinati a cadere con l'arrivo dell'inverno, sui ramoli più corti chiamti “brachiblasti”.

I fiori spuntano tra aprile e maggio, poco prima delle foglie. I maschi non sono molto visibili per le loro piccole dimensioni e hanno colore giallo.

I fiori femminili, di colore rosa, sono invece assai più visivi e graziosi al momento della loro apertura nel mese di maggio.

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Esposizione

Una crescita sana e vigorosa del larice può avvenire soltanto in pieno sole. Per questo bisogno di luce è necessario coltivarli con uno spazio di almeno due metri l'uno dall'altro. In seguito è assai consigliabile sfoltire gli alberi, per permettere l'apertura di un ampio spazio per il singolo albero affinché possa espandere la chioma composta da rami e foglie. E' importante che il larice cresca in zone ventilate: un eccesso di sole, specie nella stagione estiva, potrebbe portare alla bruciatura degli aghi. In caso di coltivazione in vaso, necessita di protezioni per le radici contro le gelate, da realizzare con segatura o foglie a copertura del vaso.


Concimazione

E' proficuo concimare i larici al momento dell'impianto. Successivamente una rinnovata concimazione sarà da compiersi con pause di2-3 anni, tra la fine dell'inverno o e l'inizio dell'autunno.

La tecnica consigliata prevede un mescolamento di concime organico ai suoi piedi ( preferibili, tra i concimi, lo stallatico o l' humus di lombrico ).


Terreno e innaffiatura

Il terreno preferito dal larice deve avere la caratteristica di essere ben drenato, ma sono da evitare terreni eccessivamente umidi. La pianta necessita di un'abbondante innaffiatura, ma non ama affatto i ristagni d'acqua: è dunque importante tenere sotto osservazione il drenaggio al fine di evitare marcescenze alla radice. L'innaffiatura deve essere poi ridotta nella stagione invernale, evitando però nel modo più assoluto che il terreno si asciughi completamente.


Potatura

E' buona norma agire sul larice con delle potature di mantenimenmto e formazione, da effettuarsi solo nella stagione invernale, momento in cui i rami sono spogli.


Rinvaso

Operazioni di rinvaso sono da effettuarsi ogni quattro o cinque anni per quanto riguarda piante in età avanzata, mentre ci si può limitare a un trapianto ogni 2-3 anni per gli esemplari più giovani. La stagione maggiormente indicata al rinvaso è l'inizio della primavera, agendo sulle radici capilllari per ridurle al massimo di un terzo della loro grandezza originaria.


Parassiti

I problemi più frequenti per questo albero sono rappresentati dai chermi lanigeri delle conifere e dalle larve di oplocampo.


Specie

In Europa si coltivano due specie di larici. La prima è detta larix decidua, alta fino a 45 metri e particolarmente utilizzata per il legno e la trementina. Ha la caratteristica di avere un portamento più espanso con l'pavanzare dell'età e di presentare foglie di colore verde chiaro. La seconda specie è detta larix kaempferi, o larice giapponese: può arrivare fino a 30 metri di altezza, ha foglie glauche ed è prevalentemente utilizzato per opere di rimboscamento. Esiste poi una terza specie, ibrida tra le prime due che prende il nome di larix eurolepsis


Curiosità

Il legname dei larici è assai più forte di quello ricavato dalle altre conifere. E' adoperato pertanto per molti usi, soprattutto è utile nelle tenute di campagna per la costruzione di staccionate o cancelli, o per altre costruzioni adibite a usi di fattoria, ma anche per riparazioni in generale. Sono costruiti spesso con il larice pali per lavori di recinzione e anche, provvisti di corteccia, pali da giardino, paraventi o pergole.

In Europa, sulle Alpi svizzere, i larici sono assai utilizzati a fini di sicurezza come strumento per il contenimento delle valanghe primaverili, per il trattenimento della neve e a difesa dell'erosione del terreno causata da gelate.



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