Fico d'india

Tempi e modi di irrigazione del fico d'India

La pianta di fico d'India non ha necessità di irrigazioni frequenti, infatti la coltura può avvenire anche all'asciutto. Tuttavia se si vuole aumentare la produzione e raccogliere frutti di qualità, l'irrigazione diventa un fattore imprescindibile. Le piante giovani devono essere annaffiate almeno una volta al mese nel periodo che va da marzo a ottobre, mentre per le piante adulte sono sufficienti le piogge; salvo in caso di siccità prolungate. L' annaffiatura dovrebbe, infatti, concentrarsi per lo più nei mesi estivi e primaverili. Per capire quando la pianta ha bisogno di acqua basta guardare il terriccio e se si presenta asciutto e secco è il caso di irrigare. In estate questo accade circa ogni settimana o dieci giorni al massimo. Durante i mesi invernali si può, invece, evitare di annaffiare la pianta poiché il terreno deve restare asciutto per non causare marciume radicale. È fondamentale tra un'annaffiatura e l'altra lasciare che il terriccio si asciughi evitando così i ristagni d'acqua. Il sistema migliore per irrigare è per aspersione sotto chioma. La pianta di fico d'India richiede irrigazioni frequenti solo per le coltivazioni che producono i frutti in autunno.
Pianta fico d'india

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Come coltivare la pianta di fico d'India

Coltivazioni fichi d'india Il fico d'India è una pianta che può essere coltivata sia in campo aperto che in vaso. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno e di temperatura. Ha bisogno di molta luce e quindi di esposizioni in pieno sole. Se la pianta è in vaso, invece, soprattutto nei mesi estivi quando il sole si fa pungente conviene spostarla in una zona sempre luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole. Per il fico d'India coltivato all'aperto la migliore esposizione è quella verso sud e in un luogo ben areato. Nonostante la pianta sia abbastanza resistente, meglio non esporla a temperature troppo rigide vicine o sotto lo zero, poiché potrebbe danneggiarsi; il freddo bloccherebbe lo sviluppo della pianta facendola pian piano seccare e così morire. Le condizioni ambientali ideali affinché il fico d'India cresca in modo sano sono fondamentalmente due: arieggiamento e temperature miti.

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Come e quando concimare la pianta

Frutto fico La concimazione della pianta di fico d'India deve avvenire dalla primavera e per tutta l'estate e deve essere eseguita ogni 3-4 settimane. Nei mesi freddi, tra autunno e inverno, bisogna sospendere la concimazione in quanto la pianta va in riposo vegetativo. Questo tipo di pianta non richiede concimazioni complicate, infatti se ne possono utilizzare di diverse varietà come: concimi complessi, solfato ammonico, perfosfato minerale triplo e solfato potassio magnesiaco. Qualsiasi tipo di fertilizzante si scelga bisogna diluirlo con l'acqua di irrigazione. Nei mesi estivi è possibile concimare anche con del nitrato potassico da effettuare, invece, prima dell'irrigazione; ciò garantirà una produzione di qualità. Inoltre, ogni 2-3 anni, tra autunno e inverno, è consigliabile concimare con prodotti organici come per esempio letame. Il terreno deve essere sempre libero e pulito da erbe infestanti.


Fico d'india: Malattie e possibili rimedi

Pianta cocciniglia La pianta di fico d'India è soggetta ad attacchi di insetti come: mosca della frutta, cocciniglia e tignola. Queste malattie si possono combattere con rimedi naturali o chimici. Nel caso, per esempio, della cocciniglia le foglie della pianta si puntellano di macchie bianche e si risolve, in modo piuttosto semplice, ovvero pulendo le parti colpite con del cotone imbevuto di alcool. Le malattie fungine si combattono, invece, con prodotti chimici ed è importante intervenire, soprattutto, per rimuovere i ristagni d' acqua e umidità, condizioni che hanno favorito la proliferazione dei funghi. A volte la pianta può presentare un aspetto poco sano anche a causa di errori di coltivazione. Se per esempio la pianta non fiorisce, ha un aspetto allungato e di colore verde chiaro significa che c'è poca luce e sarà meglio, quindi, posizionarla in una zona più luminosa. Quando, invece, le parti verdi perdono tonalità e sembrano svuotate significa che la pianta non è stata abbastanza irrigata e anche se a questo punto risulta difficile che si riprenda conviene pur sempre tentare.


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