More senza spine

L'irrigazione

Le more senza spine possono essere coltivate senza particolari attenzioni, seguendo poche e semplici raccomandazioni. Dal punto di vista dell'apporto idrico dovremo garantire soprattutto alle giovani piante un'irrigazione moderata ma costante, cercando di evitare che si creino troppi sbalzi d'umidità. L'ideale sarebbe avere a disposizione una piovosità stagionale naturale sufficiente per la crescita e lo sviluppo. Se coltiviamo una o comunque poche piante di more senza spine non è necessario installare un impianto fisso di irrigazione. Nel caso in cui si disponga di una coltivazione più numerosa di more senza spine, invece, è raccomandabile scegliere il giusto impianto. Sarebbe preferibile optare per l'irrigazione a goccia, alla base delle piante, escludendo gli impianti a pioggia. Il momento migliore per annaffiare è comunque la sera dopo il tramonto oppure la mattina presto, in modo che le goccioline d'acqua non entrino a contatto diretto con i raggi solari evitando così l'ingiallimento delle foglie.
More giardino

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Tecniche di coltivazione

Raccolta more Per la coltivazione delle more senza spine si parte molto raramente dalla semina vera e propria. È molto più comune l'acquisto di una piantina già sviluppata, rivolgendosi ad un negozio di giardinaggio od un vivaista di fiducia che ci saprà indicare anche il periodo e le modalità migliori di trapianto. Come regola generale va tenuta in considerazione la regione dove andremo a coltivare le more senza spine. Nelle aree meridionali potremo pensare di mettere a dimora le piante in ottobre, sicuri che le gelate non saranno così intense e che le piantine sopporteranno bene anche la stagione invernale. Dove invece il clima è più fresco è raccomandabile trapiantare le more senza spine in primavera, lontano dall'ultima gelata invernale. Disporremo le piante a distanza di almeno 1,5-2m, per consentire di svilupparsi liberamente. Potremo installare un palo di sostegno o, meglio, una spalliera su cui far crescere il filare di more senza spine.

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Il terreno

More frutto Il terreno ideale dove coltivare le more senza spine è quello più simile possibile al sottobosco, l'habitat naturale di questa specie. Per cui, se abitiamo in una zona prossima ad un ambiente boschivo, sarà sufficiente mantenere quelle caratteristiche naturali. Al contrario potrebbe essere necessaria una terra leggermente più acida del solito. Pertanto potremo acquistare in negozio un prodotto apposito o, semplicemente, aggiungere dei fondi di caffè al compost che usiamo per fertilizzare, abbassando leggermente e naturalmente il ph del terreno. La terra andrà preparata in anticipo rispetto al trapianto, aggiungendo un concime organico pronto o del letame ben maturo. Il substrato dovrà essere drenante, garantendo alle precipitazioni atmosferiche di essere assorbite completamente, senza la formazione di pericolosi ristagni idrici e pozzanghere. Annualmente potremo dare una fertilizzazione di supporto, sempre utilizzando del compost o del concime organico.


More senza spine: Clima e avversità

More maturazione La pianta di more senza spine cresce bene in tutte le regioni d'Italia, sia nei posti di pianura che ad altezze collinari. Tuttavia la condizione climatica ideale è un inverno caratterizzato da temperature non troppo rigide e un'estate calda ma sufficientemente piovosa. In questo modo la pianta produrrà frutti brillanti e succosi. La mora senza spine può subire patologie fungine ed attacchi da parte di acari, parassiti e insetti. Le malattie più note sono la peronospora, la muffa grigia, i marciumi. Bisognerebbe cercare di evitare il più possibile di ricorrere a prodotti antiparassitari e antifungini chimici, limitando l'uso solo al bisogno effettivo. Notando muffe e marciumi dovremmo prima di tutto cercare di correggere le operazioni di irrigazione, verificando che la terra riesca a drenare l'acqua in eccesso.



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