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Concimare l’orto significa, quindi, apportate le sostanze nutritive al terriccio che dovrà ospitarlo. Anche un piccolo orto, in caso di concimazione, deve essere considerato al pari di una grande superficie coltivabile e di un grande giardino. Bisognerà, cioè, prevedere una concimazione di fondo e una concimazione di nutrimento delle piante. La prima consiste nel somministrare i nutrienti solo al terriccio del campo o del vaso che dovrà ospitare le piante da orto. La concimazione di fondo a pieno campo è più semplice da realizzare rispetto a quella del vaso, anche se richiede maggiore impegno e più lavoro per preparare il terreno. Nella concimazione di fondo si procede a vangare e rivoltare il terreno in zolle, in modo da scavare delle buche dove dovrà essere aggiunto il concime. Le buche, dopo l’inserimento del fertilizzante, potranno essere ricoperte dalle stesse zolle di terreno. Alla fine si procederà a rastrellare il suolo per renderlo più uniforme e compatto e più ricettivo alla semina. Questa concimazione non solo nutre il suolo, ma e corregge anche gli squilibri chimico-fisici, trasformandosi, di fatto, in una concimazione correttiva o ammendante. La concimazione di fondo, per gli ortaggi in vaso, segue tecniche meno impegnative, ma si presenta più difficile rispetto a quella a pieno campo, perché non sempre si può riuscire ad azzeccare la giusta quantità di concime necessaria ad ammendare ed a nutrire il terriccio del contenitore. Per ovviare a questa difficoltà, si preferisce usare terriccio adatto all’ortaggio da coltivare e già arricchito con concime.
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I concimi da usare per l’orto variano in base al tipo di piante e alla superficie in cui saranno coltivate ( pieno campo e vaso). Nella superficie a pieno campo, si può tranquillamente usare concime organico, come lo stallatico o il letame maturo. Questo tipo di concime è ideale per la concimazione di fondo dell’orto e per le successive concimazioni, perché apporta il giusto equilibrio di nutrienti e di sostanze ammendanti al terreno. Nelle piante in vaso, invece, il letame non sortisce spesso gli effetti sperati. In questo caso si può ricorrere a concimi organici o chimici in forma liquida. Ottimi risultati, per le piante da orto, si possono ottenere con i cosiddetti “concimi integrati”, ovvero concimi composti in parte da sostanze naturali e da nutrienti chimici. Nelle concimazioni periodiche si dovranno scegliere esclusivamente concimi adatti alla pianta da orto coltivata. Nella coltivazione a pieno campo si può continuare con i concimi organici, meglio in forma liquida, mentre nella concimazione in vaso, è meglio prediligere i concimi integrati.
La concimazione dell’orto, per non commettere errori, deve avvenire in determinate stagioni. La concimazione di fondo va effettuata a fine inverno, ma va bene anche l’autunno precedente. Il terreno concimato e ammendato sarà quindi pronto per la semina degli ortaggi, semina che dovrà avvenire seguendo uno specifico calendario stagionale legato al tipo di ortaggio scelto. Esistono, infatti, ortaggi da seminare solo in inverno, solo in autunno, solo a primavera o solo in estate. La concimazione di nutrimento per le piante già messe a dimora va effettuata, ogni mese, dalla primavera all’ autunno, a esclusione dell’estate e dell’inverno. Per questo tipo di fertilizzazione si possono usare concimi liquidi da distribuire con l’acqua da irrigazione. Durante l’inverno, per impedire che il gelo danneggi l’apparato radicale delle piante, si può intervenire con una concimazione “protettiva” a base di stallatico maturo. Questa pratica è utile per gli ortaggi coltivati a pieno campo, perché il letame ( maturo) tende a sciogliersi con l’arrivo delle piogge e a fertilizzare al massimo il terreno. Questa concimazione non inquina l’ambiente, non causa il dilavamento delle sostanze nutritive e rende il terreno soffice, fertile, ben drenato e adatto alla messa a dimora di nuovi ortaggi.
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