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La tintura madre di betulla viene utilizzata prevalentemente in campo erboristico per svolgere un'azione stimolante nei confronti della diuresi e del sistema linfatico.
Inoltre, tra le principali caratteristiche di tale pianta medicinale, troviamo anche il fatto di risultare particolarmente efficace, dal momento che va a svolgere la sua azione benefica evitando alcuna ripercussione sulla pressione del sangue.Si tratta di una soluzione particolarmente efficace per tutte quelle persone che hanno problemi di natura idrica e per tutte quelle persone che devono rispettare una cura dimagrante.In particolar modo, la tintura madre di betulla riesce ad essere particolarmente efficace per la cura di quei gonfiori che si verificano a livello delle gambe o dei piedi e sempre relativi alla ritenzione idrica.La tintura madre di betulla si può efficacemente impiegare anche per il trattamento della ritenzione idrica e della calcolosi; inoltre, presenta un uso particolare per quanto riguarda l'iperuricemia, ovvero permette di sciogliere e di rimuovere successivamente gli urati e i calcoli urinari.La tintura madre di betulla si dimostra particolarmente efficace anche per la cura di tutti quei casi di gotta, edemi e disturbi a livello digestivo. Fitofarmaceutica Gemmoderivato Ribes Nero - Flacone da 100 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,5€ |
Ovviamente, la tintura madre di betulla dovrà essere assunta rispettando il dosaggio che viene consigliato dall'erborista o seguendo, invece, le indicazioni ricevute dal proprio medico che naturalmente sono differenti in relazione al soggetto che ha la necessità di assumere tale preparato erboristico e del disturbo che deve trattare.
La dose che viene utilizzata nella maggior parte dei casi corrisponde a circa trenta – quaranta gocce, che devono essere assunte seguendo un ritmo di almeno due o tre volte ogni giorno, sempre rigorosamente lontano dai pasti.La modalità di somministrazione massima (giornalmente si intende) può arrivare fino a nove millilitri, che corrispondono ad un quantitativo pari a circa centottanta gocce.Per fare in modo di avere una sostanza che possa garantire una migliore azione antiurica, è necessario associare la tintura madre di betulla con equiseto, ginepro, ortica, uva ursina e tarassaco, in maniera tale da avere anche un ottimo coadiuvante per quanto riguarda un'azione benefica che vada a trattare le infezioni che si possono formare a livello urinario.La tintura madre di betulla si può anche efficacemente associare alla gramigna, al rusco, alla pilosella, al mais e al carciofo, per fare in modo di svolgere un'azione più efficace nei confronti della ritenzione idrica, ma anche all'interno delle diete dimagranti, visto che tende a favorire il drenaggio e un'azione depurativa che si esplica sopratutto a livello renale.Nel momento in cui si ha intenzione di curare la cellulite, si può anche associare la tintura madre di betulla con la centella asiatica, la quercia marina, l'asparago e la menta piperita, per potenziarne gli effetti benefici.La betulla presenta delle notevoli proprietà diuretiche, antisettiche, astringenti, febbrifughe; inoltre ha la particolare caratteristica di riuscire a combattere efficacemente la gotta e permette di diminuire il livello di colesterolo presente nel sangue.
All'interno della pianta di betulla possiamo trovare un'elevata concentrazione di principi attivi, tra cui dobbiamo sottolineare la betulina (che, tra le altre cose, è quella sostanza che dona il tipico colore bianco alla corteccia dell'albero di betulla), ma anche la betulalbina, oltre a tannini e all'olio essenziale.La tintura madre di betulla riesce ad essere particolarmente efficace anche per lo svolgimento di una tipica azione anticellulite e drenante.La betulla rappresenta, per tradizione, l'albero sacro di tutti i popoli che hanno vissuto in Siberia, dal momento che svolgere ogni ruolo dell'Axis Mundi, visto che era considerato come una sorta di centro dell'universo.
Tra i popoli slavi, invece, questo fantastico albero veniva spesso collegato ad una particolare leggenda, chiamata delle Rusolski, ovvero quelle stupende ninfee che si diceva popolassero laghi e stagni.Dal legno di betulla, per cui può interessare, si ricava anche il noto carbone vegetale, dopo che sia stata rispettata, però, un appropriato procedimento che prende il nome di calcinazione.
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