Erica pianta

L'irrigazione

L'aggraziata pianta arbustiva proviene essenzialmente dai continenti africano ed europeo e viene annoverato nell'ampio raggruppamento familiare delle Ericaceae. Questo tipico sempreverde, che ha trovato nel tempo i più svariati utilizzi, si contraddistingue eminentemente per le variegate infiorescenze, con tinte che spaziano dal candido al rosaceo, dal rossiccio al violetto. Dovrà essere moderatamente e con costanza bagnato nel corso del periodo primaverile ed estivo, a frequenza in media bisettimanale, mentre le irrorazioni scemeranno nelle stagioni dei rigori. Nell'opera periodica di annaffiamento dell'Erica pianta, saranno da tenere a mente due contrapposte esigenze: bisognerà badare, da un lato, che la terra non si mostri prosciugata e disseccata, e, dall'altro, che non si provochino pozze e stagnazioni d'acqua, perniciose per la salute delle radici.
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Cura e coltura

Erica recipiente L'Erica pianta dovrà alternativamente essere posta in abbellimento di ogni tipologia di spazio aperto ed aerato oppure, con maggiori difficoltà, nell'abitazione. In ogni caso, andrà predisposta una terra di coltura scarsa di sostanze organiche e dotata di spiccata acidità, con aggiunta di materiali sabbiosi e torbacei in grado di assicurare il regolare drenaggio. Da evitare in assoluto, invece, la coltura in terreni di natura calcarea, se non si vuole assistere ad un progressivo ingiallimento fogliare e ad un sicuro deperimento delle infiorescenze. Ove collocato in recipiente, il sempreverde con i primi giorni primaverili potrà sottoporsi ad utili e opportune operazioni di rinvaso, qualora le radici abbiano colmato interamente o quasi il suo contenitore e pongano a rischio la regolare alimentazione.

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Fertilizzazione

Erica fiorita L'ornativo sempreverde andrà appropriatamente e con costanza concimato, ai fini dell'assunzione dei dovuti ed equilibrati nutrienti. La fertilizzazione sarà ottimizzata durante le stagioni primaverile ed estiva, con frequenze almeno bisettimanali, e ridotta ovvero completamente sospesa nella restante parte dell'anno. Per tale specie di pianta risulta consigliabile l'uso di fertilizzante di natura liquida, dopo averlo disciolto nell'acqua di irrorazione, anche se non è da escludersi l'utilizzo di quello organico granulare a natura solida, distinto dalla cessione graduale e differita nel tempo. In tutti i casi dovrà contenere una significativa prevalenza della componente fosfatica, atta al rigoglioso fiorire, rispetto alle altre macrocomponenti di rito, ed il corredo dei necessari microelementi, tra i quali spicca il ferro.


Erica pianta: Esposizione e malattie

Pianta perenne fiore L'arbusto adorerà senza condizioni un habitat considerevolmente aerato e illuminato a sufficienza, senza diretta esposizione alle radiazioni solari, ciò nondimeno si adeguerà facilmente ad ambienti parzialmente ombrosi. Non patisce di norma condizioni climatiche avverse, purché non estreme, ed è capace di resistere con disinvoltura ai rigori invernali. Il caratteristico sempreverde, infine, in sporadiche occasioni potrà essere insidiato da muffe e marciumi, addebitabili in buona sostanza ad eccesso irrorativo, mentre più frequentemente sarà attaccato da insetti e parassiti, in special modo dal ragnetto rosso e dalla cocciniglia. In tale ultima circostanza, bisognerà intervenire senza indugi ed eliminare gli animaletti indesiderati attraverso l'impiego di appositi e specifici insetticidi.


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