Uva Zibibbo

Caratteristiche

L’uva Zibibbo è una delle uve bianche che provengono dalla regione siciliana: in realtà, dal punto di vista genetico, rappresenta una sorta di adattamento del Muscat d’Alessandria all’interno della Sicilia.

Ad ogni modo, l’uva Zibibbo si può trovare in una delle isole maggiori della nazione italiana già da qualche secolo e presenta delle caratteristiche del tutto particolari e specifiche che, dando un’occhiata al vino che viene prodotto, sono davvero uniche, al punto tale da garantire la possibilità di produrre del vino di qualità, come ad esempio il Moscato di Pantelleria, uno dei più importanti ed apprezzati vini dolci del nostro paese.

In poche parole, l’uva Zibibbo si può considerare come un’uva Moscato che, tantissimo tempo fa, veniva chiamata con il nome specifico di Vitis Apianae, proprio per via del fatto che aveva un sapore talmente dolce che era in grado di attirare un po’ tutte le api che passavano da quelle parti.

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Il vitigno

uva zibibbo2In Sicilia, l’introduzione dell’uva Zibibbo si può certamente far risalire all’epoca in cui il commercio era dominato dai Fenici, popolo che sfruttata questo vitigno sia per quanto riguarda il consumo fresco che per ciò che concerne l’appassimento.

Proprio da questa caratteristica si può far derivare anche la denominazione di Zibibbo, parola che presenta una chiara origine araba, che sta a significare proprio quel particolare sistema con cui si procede all’appassimento delle uve.

Il vitigno si caratterizza per svilupparsi all’interno di grappoli che presentano dimensioni medie ed alate, con una forma tipicamente cilindrica, compatta ed a spargolo.

Le bacche di questo vitigno siciliano si caratterizzano per avere delle dimensioni particolarmente elevate, dalla forma tradizionalmente ovale con delle colorazioni piuttosto affascinanti, visto che variano da sfumature verdognole fino ad un colore oro intenso nel momento in cui giungono a completa maturazione.

Proprio per quanto riguarda la maturazione dell’uva Zibibbo, bisogna sottolineare come, nella maggior parte dei casi, sia piuttosto tardiva. Ad ogni modo, questo vitigno si contraddistingue anche per avere una vigoria nella media, ma più che altro per essere decisamente aromatico.


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    I vini dello Zibibbo

    La vinificazione dell’uva Zibibbo avviene, nella maggior parte dei casi, in purezza, ma anche nella variante passito, nonostante sia necessario mettere in evidenza come ci siano diversi vini secchi di pregevole qualità. In realtà, però, sono i vini dolci che si caratterizzano per rappresentare la gamma migliore di questo vitigno, con dei vini che si caratterizzano per essere estremamente aromatici.

    Quindi, quando si parla di denominazioni di origine che utilizzano il vitigno Zibibbo, allora bisogna chiamare in causa il Moscato (nella versione secca e dolce) e il Moscato Passito di Pantelleria DOC.

    La versione passita è certamente quella maggiormente celebre sul mercato, caratterizzata da delle colorazioni dorate, piuttosto brillante ed intense, ma anche delle profumazioni che ricordano le confetture, in particolar modo quelle di albicocca, nonché tutta una serie di aromi floreali collocati su fondi di miele.

    Una delle particolari caratteristiche dei vini che si ricavano dal vitigno Zibibbo è sicuramente quella di essere dei vini che possono contare su un ottimo corpo pieno, ma anche su un buon livello di sapidità, garantito dalla presenza del mare nelle vicinanze. I vini dello Zibibbo sono a dir poco meravigliosi, anche nella variante secca, soprattutto per via dell’elevato grado di acidità naturale. Interessante anche mettere in evidenza come il vino dello Zibibbo si possa trovare anche con la denominazione di origine Erice.


    Uva Zibibbo: Il consumo fresco

    Lo Zibibbo è un vitigno che viene utilizzato anche in svariate occasioni come uva da tavola destinata al consumo fresco, soprattutto per via della presenza di chicchi di elevate dimensioni, che hanno una notevole polpa e carnosità, senza dimenticare anche il succo, decisamente dolce ed aromatico, ma anche le bucce estremamente fragranti, che deliziano il palato e rilasciano un sapore assolutamente gradevole.

    Si tratta di una tradizione che si deve ricollegare necessariamente alla derivazione africana del vitigno, ovvero da luoghi in cui l’uva aveva un significato ben preciso, anche a livello simbolico, esattamente come in tutto il continente europeo.

    Il vitigno Zibibbo si caratterizza per essere decisamente fertile e con un ottimo livello produttivo, nonostante non riesca proprio a sopportare la colatura; interessante anche mettere in evidenza come i grappoli possano arrivare, nella maggior parte dei casi, circa 500 grammi.

    Per poter conservare un ottimo livello di dolcezza, è fondamentale sfruttare sempre delle tecniche di allevamento che siano poco espanse e che prediligano delle forme corte: la ragione di tale decisione si deve ricercare soprattutto nelle elevate temperature che caratterizzano il clima in cui viene coltivata l’uva Zibibbo.

    Inoltre, l’uva Zibibbo presenta anche una caratteristica del tutto particolare, che è molto cara ad un gran numero di viticoltori, ovvero una buona resistenza nei confronti del trasporto.


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