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Gli insetti che colpiscono la vite sono molti, alcuni sono ancora pericolosi, altri hanno via via perso la loro pericolosità per via dei trattamenti preventivi applicati alle colture. Tra gli insetti in grado di provocare malattie alla vite, ricordiamo la cocciniglia, il bostrico, che provoca il mal d’esca, la noctua,la zigena, il ragnetto rosso e le altiche. La cocciniglia che attacca la vite, può essere di diverse specie: nera, striata o cotonosa. Si tratta di un insetto dal corpo rotondeggiante e dalle dimensioni di circa 3 millimetri, che attacca il ceppo della pianta, i tralci e i cordoni, cioè i rami più robusti usati per allevare l’impianto. La cocciniglia provoca secchezza e caduta fogliare e produzione di melata con grave compromissione dei frutti. Il bostrico della vite è una malattia provocata dall’insetto Sinoxylon sexdentatum. L’insetto adulto è di colore nero, lungo fino a cinque millimetri. Questo agente fitopatogeno scava delle gallerie nelle gemme della pianta in modo che le femmine possano deporvi le uova. La noctua e la zigena sono degli insetti alati, ( lepidotteri) di colore grigio il primo e bruno il secondo, con grandezza fino a 50 millimetri. Questi agenti parassiti attaccano la vite in primavera, svuotando le gemme. Il ragnetto rosso è un acaro che predilige le piante fruttifere ( vite compresa); attacca le foglie e le gemme, compromettendo la produzione dei tralci. Le altiche sono dei coleotteri saltellanti, diffuse nei terreni prevalentemente secchi. Con delle strategie preventive questi coleotteri hanno in gran parte perso la loro pericolosità. Alcuni insetti possono provocare, nella vite, la filossera, nota malattia di questa pianta, provocata da un insetto alato appartenente al genere Rincotha, imparentato con gli afidi. Questo afide punge le foglie e le radici della vite, provocando la formazione di galle, cioè di strutture nodose che bloccano la crescita regolare della pianta.
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I funghi sono tra i più temibili e pericolosi parassiti delle piante. Alcuni di questi attaccano anche la vite provocando malattie a volte difficili da debellare, per via dell’elevata capacità riproduttiva di questi organismi viventi e per la loro capacità di adattamento a qualsiasi condizione climatica. Tra le malattie funghine più comuni nella vite, ricordiamo la peronospora o muffa bianca, l’oidio, la muffa grigia o botrite, l’escoriosi e il marciume nero.
La peronospora è sicuramente una delle malattie funghine più gravi della vite. E’ provocata dal fungo Plasmopara viticola ed attacca la pianta nella fase di formazione dei germogli e dei grappoli. Il fungo colpisce le foglie determinando una specie di clorosi, con macchie di colore giallo, necrosi e caduta delle stesse foglie. L’infezione si manifesta sulla parte superiore della struttura fogliare, per poi estendersi a quella inferiore.A volte le foglie appaiono traslucide, come se ci fossero delle macchie d’olio, con zone gialle a mosaico. La peronospora viene anche chiamata muffa bianca perché sulle zone colpite della foglia, e in condizioni di forte umidità, si possono manifestare dei filamenti biancastri che rappresentano la struttura riproduttiva del fungo. L’oidio della vite o mal bianco, è provocato dal fungo Uncinula necator, che attacca le foglie e i germogli della pianta, sottraendole importanti sostanze nutritive. La malattia viene confermata dalla necrosi delle parti colpite. L’oidio può facilmente estendersi anche ai grappoli e ai singoli acini, causandone il disseccamento. La muffa grigia della vite è provocata dal fungo Botrydis Cinerea, che colpisce la pianta nel periodo della fioritura ( inizio estate) e in autunno, in corrispondenza con la maturazione dei frutti. I danni della muffa grigia sono la necrosi delle foglie e il disseccamento delle infiorescenze. I sintomi della malattia sono la formazione di una patina di colore grigio sulla parte superiore delle foglie. L’escoriosi della vite è provocata dal fungo Phomopsis viticola, che colpisce i tralci e i germogli facendoli rompere al minimo tocco. Il marciume nero della vite è provocato dal fungo Guignardia bidelli, che attacca tutte le parti verdi della pianta. Le parti colpite necrotizzano presentando macchie rossastre con puntini neri ( i picnidi).La lotta alle malattie della vite va fatta in base all’agente patogeno. Nel caso degli insetti si può ricorrere alla lotta biologica usando insetti antagonisti dei parassiti, tra cui imenotteri e coccinelle, oppure modificando le condizioni del terreno che favoriscono il loro sviluppo. Le altiche, ad esempio, che prediligono i terreni secchi, si possono combattere mantenendo il suolo costantemente umido. Nel caso della cocciniglia, se l’attacco non è troppo esteso, si può ricorrere alla rimozione manuale, mentre in caso di infestazioni eccessive si può ricorrere a sostanze piretroidi o ad esche avvelenate. Le infezioni funghine della vite si prevengono coltivando la pianta in adeguate condizioni di temperatura e di umidità ed evitando di far ristagnare troppa umidità, poiché questa favorisce la riproduzione del fungo. Le infezioni funghine della vite si possono combattere con prodotti a base di zolfo.
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