Lingua di suocera

Origini e caratteristiche principali della Lingua di suocera

La Lingua di suocera, nota anche con il nome di Epiphyllum, è una pianta di origine esotica, appartenente alla famiglia delle Cactaceae. Generalmente la pianta è presente in forma spontanea nelle foreste tropicali dell'America centrale. La Lingua di suocera è costituita da fusti stretti e dentati, è priva di rami e produce una fioritura dall'aspetto appariscente, con numerosi petali colorati. La Lingua di suocera è una pianta epifita: per sopravvivere deve necessariamente svilupparsi su altre piante, attraverso le quali si nutre. Il suo particolare soprannome è dovuto a una credenza popolare, secondo cui la pianta crescerebbe in modo proporzionale alla capacità delle suocere di parlare alle spalle dei generi. La veloce e rigogliosa crescita è, infatti, una delle caratteristiche principali della pianta.
Fiore della Lingua di suocera

Terriccio Per La Coltivazione Delle Piante Grasse Confezione Da 5 LT

Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,72€
(Risparmi 1,03€)


Esposizione e innaffiatura della Lingua di suocera

Lingua di suocera fiorita La Lingua di suocera, essendo una pianta originaria delle foreste tropicali, predilige gli ambienti umidi. Non essendo abituata al sole diretto, si consiglia di farla crescere al riparo dai raggi solari. La temperatura ideale per lo sviluppo della Lingua di suocera è compresa tra i 10 e i 20 gradi, ma la pianta resiste bene a temperature decisamente più alte, mentre soffre in presenza di un clima rigido. La Lingua di suocera ha bisogno di frequenti innaffiature durante i periodi caldi. È importante assicurarsi che il terriccio non sia mai completamente asciutto, specialmente nella fase di crescita della pianta. Tra novembre e marzo è opportuno evitare innaffiature abbondanti, in quanto potrebbero causare dei problemi sia ai fusti che alle radici, limitandosi a tenere costantemente ben umidito il terriccio.

  • epiphyllum bianco L'Epiphyllum, che viene chiamata anche "lingua di suocera" è un genere che appartiene alle Hylocereeae e la si può considerare, in qualche modo, una pianta parassita (epifite). Questo tipo di pianta ...

CRASSULA OVATA HOBBIT ALBERO DI GIADA, VASO 13CM, pianta vera

Prezzo: in offerta su Amazon a: 15,9€


Coltivazione in vaso e concimazione della Lingua di suocera

Lingua di suocera coltivata in vaso La Lingua di suocera può essere coltivata anche in vaso, scegliendo un modello in terracotta di circa 20 centimetri di altezza. Il substrato deve essere composto a base di terriccio di foglie, di torba e di materiale grossolano, onde evitare il ristagno dell'acqua e l'eccessiva compattazione del terreno. Il vaso va esposto in un luogo luminoso e discretamente ventilato. Ogni due anni va effettuato il rinvaso della pianta, preferibilmente al termine della fioritura, che generalmente avviene tra aprile e luglio. Durante la primavera e l'estate, è opportuno concimare la Lingua di suocera, versando sul terriccio delle gocce di fertilizzante di tipo liquido, senza esagerare, poiché l'eccessiva concimazione potrebbe danneggiare le radici. L'operazione va effettuata con cadenza mensile e va sospesa durante i periodi freddi.


Moltiplicazione e cura della Lingua di suocera

Lingua di suocera in fase di fioritura La moltiplicazione della Lingua di suocera avviene generalmente per talea. Si consiglia di prelevare la porzione di pianta nel periodo estivo. Dopo averla tenuta al riparo per circa una settimana, il tempo necessario per fare cicatrizzare la ferita causata dal taglio, bisogna piantare la talea in un composto formato da terra fertile e da sabbia. Il terreno va tenuto costantemente umido, per permettere la corretta radicazione della pianta, che avviene generalmente in un paio di settimane. La Lingua di suocera è difficilmente affetta da malattie e da attacchi parassitari. Il parassita più pericoloso per la pianta è la Cocciniglia farinosa, eliminabile utilizzando del cotone imbevuto di alcol. Se la pianta apparisse secca nonostante il terreno umido, si consiglia di spostarla in un luogo più luminoso.




COMMENTI SULL' ARTICOLO