Gloxinia

La gloxinia

Con il termine gloxinia indichiamo una ventina di specie del genere Sinningia tutte originarie dell'America del Sud, si tratta di piante erbacee, perenni e tuberose, i fiori hanno una forma tubuloso-campanulata, sono vellutati con colorazione che varia a seconda della specie e della varietà. Per la bellezza dei fiori vengono utilizzate come piante d'appartamento. La specie più rappresentativa è Sinningia speciosa, proveniente dal Brasile, è caratterizzata da un fusto molto ridotto e grandi foglie carnose verde scuro, con forma ovato oblunga. La fioritura, che va da da Maggio ad Agosto è copiosa, produce fiori lunghi fino a 5-10 cm di colore violetto o porpora. In commercio troviamo molti ibridi che presentano fiori più vistosi è grandi rispetto alla specie tipica, semplici o doppi con colorazione variabile dal bianco al rosa, dal rosso al porpora. Per la fioritura hanno bisogno di almeno 12-14 ore di luce, le piante vanno poste in una posizione ben illuminata ma non vanno esposte ai raggi diretti del sole.
Esemplare di gloxinia

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La coltivazione della gloxinia

Fiori di gloxinia di vari colori La gloxina ama le posizioni molto luminose ma vanno accuratamente evitati i raggi diretti del sole, la temperatura ambientale non dovrebbe scendere sotto i 18° C . Le annaffiature devono essere frequenti in estate, due volte alla settimana, alla fine della fioritura andranno ridotte ad una ogni due settimane, evitare di bagnare foglie e fiori per prevenire l'insorgenza della muffa grigia e del marciume. Durante la fioritura concimare una volta alla settimana. In autunno, dopo la fioritura, la parte aerea inizia a disseccarsi, quando questa fase si è conclusa i tuberi vanno estratti dal terreno e posti in un luogo fresco e asciutto, al buio, la temperatura ideale di conservazione è di 10-12° C, dove rimarranno fino al mese di marzo successivo, quando verranno rinvasati, utilizzando un terriccio ricco di torba. I tuberi possono essere riutilizzati per tre quattro anni consecutivi, poi vanno sostituiti.

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    La riproduzione della gloxinia

    Piantine di gloxinia La gloxinia si riproduce da seme e può essere moltiplicata per talea della foglia o da divisione del tubero. Si semina a febbraio-marzo in terrine riempite di terriccio per semi, alla temperatura di 20°C, le piantine andranno trapiantate in vaso, contenente terriccio ricco di torba. La divisione dei tuberi si effettua a marzo, i tuberi conservati dall'anno precedente vanno divisi a metà e rinvasati in vasi riempiti di terriccio torboso, vanno tenuti alla temperatura di 20°C, il terreno deve essere mantenuto umido. La talea si mette a radicare in giugno-luglio, si prende la foglia e si praticano delle incisioni, sulle nervature più grosse della pagina inferiore, la foglia andrà appoggiata, con la pagina inferiore a contatto col terreno, in una terrina riempita con torba e sabbia. Dalle incisioni nasceranno le nuove piantine.


    Gloxinia: malattie e avversità che possono colpire la gloxinia

    Afidi che attaccano una fogliaLa gloxinia può essere colpita dalla virosi del pomodoro, questa malattia si manifesta con la comparsa di anelli scuri sulla lamina fogliare, non è possibile nessun tipo di cura, è necessario distruggere la pianta colpita per evitare che la malattia venga trasmessa alle altre piante. Esagerare nelle annaffiature o bagnare molto spesso foglie e fiori può provocare la comparsa della muffa grigia, andrà combattuta con degli anticrittogamici. Gli afidi possono attaccare foglie e fiori, questi piccoli insetti, chiamati anche pidocchi delle piante, succhiano la linfa, mentre lo fanno emettono una secrezione zuccherina, chiamata melata, che cade sulla pianta rendendola appiccicosa e attira altri insetti come api e formiche. Vanno combattuti lavando le foglie e utilizzando insetticidi specifici. La troppa esposizione al sole può provocare l'aricciamento delle foglie.



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