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L'arnica gel è un prodotto terapeutico che deve essere sempre impiegato per uso esterno: ovviamente andrà spalmata delicatamente sulla zona interessata dal disturbo.
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Abbiamo sottolineato in svariate occasioni come il gel all'arnica rappresenti un prodotto con una concentrazione di principi antinfiammatori e antiedemigeni estremamente più forte rispetto a tanti altri preparati all'arnica.
Ecco spiegato il motivo per cui il gel all'arnica può essere tranquillamente applicato in maniera tale da poter avere beneficio nei confronti di distorsioni, contusioni, ma anche per quanto riguarda tutte quelle tipologie di gonfiore che si formano solo in seguito ad un evento di origine traumatica.L'arnica gel si può impiegare per uso topico per contrastare efficacemente gli stiramenti, ma anche disturbi come le lussazioni.L'arnica gel permette di svolgere un'attività benefica nei confronti della conservazione dell'equilibrio naturale e dell'integrità di tutti quei tessuti che formano le strutture che, a loro volta, vanno a costituire i muscoli e lo scheletro.
La notevole concentrazione di principi antinfiammatori e antiedemigeni che si trovano all'interno della pianta di arnica favoriscono certamente un'attività benefica come quella garantita dal gel.Dobbiamo considerare il fatto che, nella maggior parte dei casi, il gel di arnica presenta una forte concentrazione di tali principi attivi (basti pensare che la percentuale di concentrazione si aggira intorno al 15%).Per via di questa notevole concentrazione di principi attivi all'interno del gel, questo prodotto si rende estremamente adeguato a svolgere un'attività benefica per quanto riguarda la loca, in modo specifico e locale, delle contusioni, così come delle distorsioni o di tutti quei gonfiori che si formano successivamente ad un evento traumatico.All'interno dell'arnica gel troviamo i sesquiterpenlattioni che contribuiscono a svolgere un'importante attività benefica ed energica, nello specifico analgsica, che permette di ridurre gli edemi e tutti quei dolori che sono stati causati da un trauma infiammatorio.I medesimi principi attivi di cui abbiamo appena parlato permettono all'arnica gel di garantire lo svolgimento anche di una discreta azione antisettica, mentre i flavonoidi e gli oli eterici consentono al fitocomplesso di ottenere i risultati più efficaci. L'arnica gel si può tranquillamente acquistare in farmacia, in cui potremo anche chiedere qualche consiglio al farmacista su come applicare tale prodotto per una migliore azione benefica.
Nella maggior parte dei casi, il prezzo di questo prodotto terapeutico non è eccessivamente elevato, ma alla portata di tutti.
Infatti, il prezzo medio di una pomata di gel all'arnica si aggira tra gli otto e i quattordici euro. La pomata di arnica per i suoi effetti sfiammanti può anche essere utilizzata in ambito sportivo. Negli sport di contatto come il calcio o il rugby, dove è facile prendere botte e contusioni, questa pomata può risultare utile.
In molte zone d’Italia e d’Europa è una considerata protetta e va di conseguenza raccolta solo dove permesso e in quantità modeste ( e, soprattutto, senza prelevare il rizoma): per evitare inconvenienti e per non comprometterne la diffusione informiamoci prima presso le autorità competenti. Una buona soluzione per chi volesse averne sempre una scorta è di coltivarla nel nostro giardino, partendo da seme.
L’arnica, come pianta medicinale, era conosciuta e utilizzata ampiamente nell’antichità e vi sono molti riscontri in letteratura. La descrizione delle sue virtù terapeutiche si trova già in antichi trattati di medicina scritti dai Greci. In particolare segnaliamo Pedanio Discoride, noto medico e botanico ellenico vissuto nel primo secolo d.C., che la descrive con l’attributo di “salutare”. Era però adoperata sicuramente già nella preistoria, in particolare dalle popolazioni che vivevano nelle aree montane e potevano per questa ragione procurarsela con grande facilità.
Era comune ricavarne unguenti o preparazioni per alleviare il dolore derivante da traumi di vario genere. I fiori e le radici vanno raccolti dalla primavera all’estate, prima che comincino ad appassire.
Studi scientifici approfonditi hanno dimostrato la presenza di buone quantità di vari principi attivi. I più significativi sono flavonoidi polisaccaridi, carotenoidi, timolo, acido laurico e palmitico, triterpeni.
Come già accennato l’utilizzo dell’arnica è quasi esclusivamente esterno in quanto, ingerita risulta essere estremamente tossica per il sistema nervoso, respiratorio e cardiaco. Bisogna inoltre evitare assolutamente di porla su ferite aperte o su aree cutanee irritate, perché, oltre che aggravare ulteriormente la situazione, i principi attivi potrebbero penetrare arrivando al sistema circolatorio.
Viene utilizzata per uso interno solamente in preparazioni di tipo omeopatico o in colluttori, ma a diluizioni estreme che garantiscono l’assoluta assenza di tossicità residua.Ecco come utilizzarla per contrastare reumatismi, piccole punture di insetti, dermatosi, flebiti leggere, traumi ed ematomi.Infuso: porre due o tre grammi di fiori secchi in infusione in 100 ml di acqua in ebollizione. Lasciamo sobbollire delicatamente per circa 15 minuti, dopo di che aspettiamo che il composto divenga tiepido. Potremo imbibirvi un panno e applicarlo sulla lesione per 10 minuti, anche più volte durante la stessa giornata.Tintura: procuriamoci 100 grammi di fiori di arnica secchi e sminuzziamoli il più possibile, anche con l’aiuto di un frullatore domestico. Poniamoli in un litro di alcool almeno a 50°. In sostituzione possiamo impiegare anche acqua di vite o vodka non aromatizzata. Lasciamo macerare al sole per almeno 24 ore, poi filtriamo con una pezzuola di lino. Si conserva a lungo, specialmente se la inseriamo in un contenitore di vetro scuro, chiuso ermeticamente.Anche in questo caso si possono trarre benefici ai traumi locali inzuppando del cotone o della stoffa e tenendole da 10 minuti a mezz’ora nell’area colpita e ripetendo più volte al giorno. Controlliamo però sempre che non sorgano irritazioni cutanee.Unguento si può ottenere un prodotto da spalmare nell’area traumatizzata mescolando il 25% della tintura (ottenuta come indicato sopra) e il 75% di olio vegetale. E’ ottimo l’olio di oliva, ma vanno bene anche oli cosmetici puri (e non profumati) come quello di mandorla dolce. Andrà applicato più volte al giornoTintura leggera si ottiene diluendo in acqua, al 10%, la tintura alcolica. Ottimo, in questo caso, l’abbinamento anche con la tintura di camomilla. Può essere utilizzata per gargarismi o risciacqui orali in caso di dolori o bruciori. E’ importante però evitare di inghiottire la soluzione.
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