semi di goji

Introduzione

Ormai sul web non si parla d’altro: delle bacche di goji, ovviamente. Questi frutti sembrano avere delle proprietà amtiossidanti davvero fuori dal comune. Certo, al successo delle bacche ha contribuito anche la forte pressione del “marketing”, ma alcuni studi recenti confermano le proprietà nutrizionali e gli effetti antiossidanti dei frutti di goji. Per il resto, non si sa nulla di più: né sugli effetti collaterali, né sulla possibilità di curare malattie anche gravi. Le bacche di goji sono, infatti, dei frutti che combattono l’invecchiamento cellulare e che donano lucentezza alla pelle, vitalità ed energia. Visto che sono molto sazianti, si possono usare anche per dimagrire: assunte prima dei pasti inducono, infatti, a mangiare di meno. Tutta questa fama positiva è alimentata però da canali di vendita che propongono bacche di goji a prezzi davvero esagerati. Confezioni di pochi grammi vengono vendute anche a trenta euro, insomma un vero e proprio salasso per il portafogli. Per risparmiare, i consumatori cercano soluzioni per produrre in proprio le “miracolose” e costose bacche. Alcuni vanno alla disperata caccia dei semi di goji, da poter magari seminare sul terreno del proprio giardino. Ma questa soluzione è praticabile? Lo scopriremo nei paragrafi che seguono.
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Caratteristiche

bacchegoji4Le bacche di goji sono dei frutti di forma circolare e allungata e di colore rosso. Si possono consumare fresche o essiccate e si ricavano da un albero di origine asiatica chiamato Lycium barabarum. Quest’albero viene coltivato in Tibet, nelle valli dell’Himalaya, ma anche in Cina e in Mongolia. Le bacche possono avere varie dimensioni, in genere molto piccole e nell’ordine di una ciliegia un po’ più allungata del solito. I semi delle bacche sono contenuti all’interno del frutto, cioè nella polpa; quindi, fin qui niente di nuovo rispetto agli altri frutti, se non fosse per una sola differenza: il numero davvero esiguo di semi. Le bacche di goji, forse per le loro dimensioni, contengono davvero pochissimi semi e non è facile trovarli in giro, nei negozi o nelle erboristerie. La maggior parte delle bacche viene venduta essiccata e probabilmente i semi si trovano nelle stesse condizioni. Non sappiamo se questi semi siano in grado di germogliare, per cui si potrà solo andare per tentativi. Diverso è il discorso dei frutti freschi, che contengono semi sani e probabilmente facili da seminare. Al momento, in Italia, è quasi impossibile trovare canali di vendita di semi di goji. Questa vendita riguarda per il momento il mercato americano, dove le bacche di goji si sono diffuse da molto prima che in Italia. Nel nostro Paese si trovano invece le piante di goji, da acquistare in vaso e da coltivare in proprio.

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    Dove trovarli

    I semi di goji si possono acquistare presso e-commerce in inglese probabilmente gestiti da società americane o asiatiche. Una confezione di cento semi costa circa 20 dollari. L’ordine comprende anche un manuale con i consigli sulla corretta germinazione dei semi. Nell’acquisto bisognerà anche considerare le spese di spedizione, che sono “free”, cioè gratuite, per i residenti nello stesso Stato in cui ha sede l’e-commerce, ma (probabilmente)a pagamento per chi ordina da un altro Stato. I pagamenti richiesti dagli e-commerce sono simili a quelli degli altri siti di vendita, ovvero con carta di credito. I siti di vendita dei semi di goji sono anche disponibili ad inviare informazioni per e-mail sui costi delle spedizioni internazionali. Gli e-commerce che vendono semi di goji si possono trovare digitando sui motori di ricerca la parola chiave “goji berries seeds for sale” , ovvero “semi di bacche di goji in vendita”. I semi di goji si possono trovare anche su E-bay, ma sempre da venditori stranieri. Prima di effettuare l’ordine, meglio accertarsi della proprietà degli e-commerce, verificando sugli stessi la presenza dei riferimenti telefonici ed e-mail e chiedendo informazioni preventive. Naturalmente, per gli ordini internazionali è indispensabile la conoscenza della lingua inglese.


    semi di goji: Coltivazione

    L’alternativa all’acquisto dei semi di goji è rappresentata dalla coltivazione della pianta. Oggi, diversi vivai vendono proprio piante di Lycium barbarum in vaso. La pianta è facile da coltivare e non ha particolari esigenze, si adatta bene anche ai climi freddi e va innaffiata solo se il terreno si presenta asciutto. In primavera, ogni 15 giorni, si può concimare con un fertilizzante organico in forma liquida. La pianta di Lycium barbarum coltivata in proprio ci mette molto tempo per fruttificare, circa quattro o cinque anni, e non è detto che le bacche abbiano poi le stesse proprietà di quelle coltivate in Tibet. Secondo le testimonianze lasciate nei siti dagli acquirenti dei semi, sembra che il Lycium barbarum sia riuscito a fruttificare entro due anni dalla semina e che le bacche si siano rivelate gustose ed energizzanti come quelle coltivate nella terra di origine. Naturalmente non siamo in grado di verificare la “bontà” delle testimonianze positive che campeggiano proprio sui siti di vendita. Per accertarsi che sia tutto vero, non resta altro da fare che “provare per credere…”.


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