Asfodelo

Come annaffiare

L'asfodelo non ha bisogno di tante attenzioni e nemmeno di numerose irrigazioni. Cresce bene nei terreni non compatti perché soffre di marciume radicale. Quindi non deve essere innaffiato regolarmente in quanto provvede da solo alle proprie necessità idriche. Di conseguenza si potrà intervenire solo nel caso di assenza prolungata delle precipitazioni atmosferiche. Ecco allora che in caso di siccità si consiglia di annaffiarlo evitando però gli eccessi. L'asfodelo bianco si nota senza fatica tra le piante della montagna e si fa riconoscere anche se è privo di fiori, infatti si presenta come un grosso cespuglio. Si può inserire tranquillamente anche in giardino essendo elegante e adatto per aiuole e bordure, oltre ad essere facile da coltivare. Si trova spesso nei prati e in ambienti aridi dalla scarsa vegetazione.
Fiore <strong>asfodelo</strong> bianco

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Come coltivarlo

Asfodelo spontaneo La coltivazione dell'asfodelo deve avvenire in terreni fertili, argillosi e sabbiosi, esponendolo al sole e a varie ombreggiature. Per ottenere ottimi risultati in poco tempo è bene iniziare dai tuberi che vanno divisi in alcune parti per poi metterli a dimora nella terra soffice nei mesi autunnali. Per coltivare in giardino un asfodelo senza prendere la pianta dal terreno si possono utilizzare i semi, evitando così di spostare le radici che sono molto fragili. I semi si posizionano nel terreno in estate, e in seguito devono restare all'esterno per usufruire del freddo che serve per attivarli. Cresceranno lentamente in vaso per tre anni, poi in primavera oppure in autunno dovranno essere piantati in piena terra. Da marzo fino a maggio sbocceranno i fiori e la fioritura, a volte, può durare anche un mese. L'asfodelo comunque ha origine nella macchia mediterranea e quindi preferisce una temperatura piuttosto mite. Viene utilizzato sia in cucina che in farmacia, ma soprattutto per decorare aree verdi.

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Come concimare

Fiore porraccio L’asfodelo è una pianta di poche pretese che si adatta a vivere in diverse condizioni, sia in pieno sole che in posizioni più ombreggiate, e sopporta egregiamente sia la calura estiva che il freddo intenso dell'inverno. L’asfodelo preferisce un buon terreno, ricco di sostanze organiche e ben drenato. La concimazione deve essere effettuata ogni tre mesi, con del fertilizzante granulare che si scioglie lentamente nel terreno e che va distribuito alla base della pianta. Per quel che riguarda invece la potatura questa deve avvenire in primavera cercando di eliminare gli elementi più danneggiati. Per ottenere un asfodelo splendido e vigoroso bisogna aspettare dai due ai cinque anni, ma alla fine si presenterà con al centro un fusto molto resistente, un'infiorescenza sulla cima, e poche o addirittura nessuna foglia.


Asfodelo: Esposizione e malattie

Pianta liliacee La posizione migliore per l'asfodelo può essere sia quella al sole che quella a mezza ombra o all'ombra, infatti è possibile posizionarlo in luoghi ombreggiati, anche se ha bisogno di luce. Esistono molte varietà di questa pianta dai fiori bianchi o gialli che sono carichi di nettare e che vengono piacevolmente visitati da formiche e altri insetti. L'asfodelo è comunque un genere di pianta rustica che resiste bene agli attacchi di malattie e parassiti, anche se teme in particolar modo il marciume radicale causato dai ristagni d'acqua. Il suo significato nel linguaggio dei fiori è il rimpianto, ed era noto già in passato a livello alimentare per le sue radici commestibili, mentre l'uso terapeutico sfrutta le innumerevoli proprietà salutari di questa bella pianta erbacea tornata in auge solo di recente.



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