peperoncino piccante

vedi anche: peperoncino

Caratteristiche

Il peperoncino piccante, alla stregua di tutte le altre varietà di peperoncino, può vantare un'origine esclusivamente tropicale ed equatoriale, visto che le temperature e il clima presente in tali luoghi è l'unico possibile per favorire il corretto sviluppo e mantenimento di questa pianta.

All'interno di tutti quei climi di stampo europeo, invece, il peperoncino piccante viene coltivato essenzialmente come pianta annuale, dato che la stagione calda e afosa presenta una durata particolarmente limitata.

Ovviamente il tempo che serve per giungere alla maturazione dei frutti può differenziarsi notevolmente in base alla varietà che viene presa in considerazione e va da un periodo minimo di due mesi fino ad un massimo di quattro nel caso dell'Habanero bianco.

Il frutto del peperoncino piccante è rappresentato da una bacca, come si può facilmente intuire, che può vantare delle dimensioni, una forma ed una colorazione che variano notevolmente in relazione alla varietà di peperoncino che viene presa in considerazione.

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Esposizione

peperoncino piccante 2 La pianta di peperoncino piccante ha indubbiamente necessità di disporre di un luogo particolarmente soleggiato e di molta acqua per il suo corretto sviluppo.

Ad ogni modo, almeno fino al momento in cui la pianta non ha raggiunto un grado di fortezza e robustezza importante, è meglio evitare qualsiasi tipo di esposizione nel corso delle ore più calde della giornata, ma anche cercare di evitare le gelate notturne, proteggendo la pianta in modo adeguato, magari inserendola all'interno di una miniserra o in un ambiente chiuso, con temperature adatte al suo corretto sviluppo, che dovrebbero essere comprese tra i 28-30 gradi per tutto il giorno.

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Semina e germinazione

Una delle principali cose a cui bisogna stare attenti quando si decide di coltivare il peperoncino piccante è quella di rispettare il miglior periodo per la semina, che coincide essenzialmente con la parte iniziale dell'anno, ovvero nel periodo compreso tra il mese di gennaio e quello di aprile.

Ovviamente il periodo migliore lo si potrà stabilire più nel dettaglio in relazione alla varietà di peperoncino piccante che si intende coltivare.

Giusto per fare un esempio, la specie che viene definita capsicum chinense ha la necessità di rispettare dei tempi di fruttificazione ben definiti e molto lunghi ed ecco spiegato il motivo per cui si dovrà provvedere alla sua semina nel corso della stagione calda.

Il seme di peperoncino piccante si può tranquillamente piantare all'interno di vasetti riempiti con della terra non troppo umida, che devono avere in superficie sempre almeno mezzo centimetro di torba.

E' importante fare molta attenzione ad evitare di piantare il seme di peperoncino a più di un centimetro di profondità.

Un piccolo trucco per quanto riguarda la semina è anche quello di inserire i semi all'interno di una carta assorbente sempre umida: nel momento in cui emergerà la radichetta, allora i semi dovranno essere trasportati in un terriccio che deve essere predisposto come abbiamo detto in precedenza.


Coltivazione

Il peperoncino piccante si può coltivare con ottimi risultati un po' in tutto il territorio della penisola italiana, anche se devono essere rispettate alcune regole: in primo luogo, deve essere seminto nel corso del periodo compreso tra i mesi di gennaio e febbraio (nel caso in cui si abiti nella parte meridionale dell'Italia) o nel mese di marzo (se si abita nella parte settentrionale dell'Italia).

Ad ogni modo, il consiglio è quello di seminare il peperoncino almeno un mese e mezzo prima che si verifichi l'ultima gelata stagionale.


Varietà

Una delle più importanti varietà di peperoncino piccante è, senza ombra di dubbio, rappresentata dalla Paprika, che è formata da un frutto dalla forma tipicamente conica.

La lunghezza di questo particolare frutto arriva fino ad un massimo di sette centimetri, mentre la coltivazione avviene principalmente all'interno del vecchio continente e, in modo particolare, nella fascia centrale.

Una delle varietà che possono fregiarsi del titolo di “super piccanti” è rappresentata indubbiamente dal Cayenna Indiani tipo Assam: si tratta di frutti che presentano sempre una tipica forma conica e dimensioni praticamente simili alla Paprika, ma sono davvero piccantissimi.

Questi ultimi frutti vengono frequentemente utilizzati anche quando non hanno ancora raggiunta la completa maturazione.

Un'altra varietà particolarmente interessante di peperoncino piccante è rappresentata dalla Carota Bulgara: si tratta, anche in questa occasione, di un frutto dalla forma tipicamente conica, che può vantare una lunghezza pari a 8 centimetri e un diametro di circa 3 cm.

Anche in quest'ultimo caso, si tratta di un frutto molto piccante, che viene frequentemente utilizzato per la realizzazione di salse piccanti o, in altre occasioni, per la conservazione sottaceto.


peperoncino piccante: Malattie e parassiti

Dopo che la pianta di peperoncino piccante ha raggiunto un buon sviluppo, potrebbe essere ben presto attaccata da tutta una serie di parassiti, in modo particolare nel corso della stagione primaverile, in cui le temperature diventano più elevate e si prestano, purtroppo, molto bene all'attacco di afidi, funghi e altri parassiti.

I principali pericoli per il peperoncino piccante sono portati dagli afidi, piccoli insetti che presentano un colore variabile e che si cibano della linfa, iniettando all'interno della pianta sostanze nocive.

I rimedi più importanti per contrastare l'attacco di malattie e parassiti sono senza dubbio rappresentati da insetticidi e fitoterapici vegetali.



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