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Il finocchio ama in particolare i terreni sciolti, con una buona dotazione di sostanza organica, fertili, e profondi. E' tuttavia tollerante a diverse tipologie di terreno, ma non ama spazi di terra eccessivamente argillosi.
Il finocchio necessita di una rilevante presenza di letame, o di composto ben maturo. La quantità dovrebbe essere di circa 4 quintali per ogni 100 metri quadrati di terreno.
La pianta di finocchio non si associa bene ad alcune piante perché ne ostacola la crescita e l'ottimale sviluppo. Non deve essere associato dunque a piante come cavoli, rape, fagioli e pomodori. Mentre la coltura si abbina molto bene a piselli, lattuga, porro, insalata e cetriolo.
Si differenzia secondo i diversi climi nelle diverse regioni italiane e può effettuarsi sia in semenzaio che all'aperto. In quelle regioni a clima maggiormente caldo come nell'Italia meridionale o nelle isole, è possibile effettuare la semina già nei primissimi mesi dell'anno. In questo caso la raccolta avverrà all'inizio dell'estate. Nell'Italia del centro-nord è consigliabile procedere con la semina in pieno campo nel mese di luglio o di settembre e in questo caso il raccolto avverrà in autunno. Le piante sono da collocarsi a 75 centimetri circa tra le file e 20 centimetri circa sulla stessa fila. Su 100 metri quadri di coltivazione saranno necessari circa 100 grammi di semi.
Se si effettua la semina in semenzaio, procedere tra gennaio e marzo se si ha un letto cado, altrimenti seminatore tra giugno e settembre, collocando 3 semi circa per vaso. I semenzali verranno in seguito dopo una quarantina di giorni dalla semina, allorché abbiano raggiunto un'altezza di circa 15 centimetri. Le piante estive sono da trapiantarsi nel mese di marzo, mentre quelle invernali nel mese di agosto. Le piantine sono da collocarsi a una distanza di circa 20 centimetri sulla stessa fila e a 75 centimetri tra le file.Il finocchio è una pianta che necessità di buone dosi di irrigazione, in particolare se è coltivato nella stagione estiva, come spesso accade nel nostro paese. Il consiglio è procedere con una distribuzione di acqua in piccole dosi e a breve distanza di tempo quando le piantine sono all'inizio dello sviluppo. Mentre, con il tempo, sarà opportuno innaffiare con dosi maggiori di acqua a maggior distanza di tempo.
Diversi sono i nemici per la pianta di finocchio, come le lumache e i nematodi. Assai diffuse sono le malattie crittogamiche, come la sclerotina in cui il fungo colpisce la pianta specie se cresce su terreni troppo umidi. L'attacco comporta talune aree edematose che portano presto a marciume. Per prevenire gli attacchi è necessaria una buona solarizzazione , evitare dosi troppo massicce di azoto nella concimazione e areare bene la pianta se si tratta di coltivazione in serra. Ad attacco avvenuto intervenire con dei funghi che si possano opporre come il thricoderma hartianum. Un altro male crittogamiche che colpisce il finocchio è la batteriosi, che provoca la decomposizione della foglia e alla veloce marciume della pianta. Per prevenire il problema disinfestare la semente in acqua tiepida e disinfestare il terreno con apposita calce spenta. Dopo l'attacco estirpare e bruciare le piante danneggiate.
Si raccoglie partendo dale file di mezzo, a scalare, per ottimizzare la rincalzatura delle file vicine, quando i grumoli hanno le dimensioni giuste. Ogni 100 metri quadri di campo si raccolgono circa 4 quintali di finocchio.
La pianta è un ortaggio davvero interessante, molto usato nelle diete dimagranti per le sue facoltà di limitare i gonfiori e per la sua caratteristica carenza di grassi. Il finocchio ha invece un alto contenuto di sali minerali, fibre e potassio, contiene inoltre in ottime dosi l'ormone vegetale detto “fito estrogeno” assai utile per il benessere del ciclo ormonale femminile.
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