Parco Gran Sasso

Parco Gran Sasso

E’ il parco preferito dagli sciatori e dagli escursionisti, ma anche da coloro che amano immergersi in una terra ricca di fascino e di tradizioni. Da paesaggio montano deserto, questo parco nazionale è diventato uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia. La sua bellezza si deve all’incrocio tra i resti di un ambiente millenario e le attività dell’uomo, le quali si sono perfettamente integrate alla struttura del territorio dando vita a centri ricettivi e turistici e alla valorizzazione di sentieri e borghi ricchi di storia e tradizione. La descrizione appena fatta si riferisce al Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, centro montano che abbraccia ben tre regioni. Visitare il Gran Sasso significa immergersi nel classico paesaggio di montagna e in un percorso fatto di sentieri boscosi che si alternano a cime deserte e a borghi ricchi di chiese e abbazie. Il clima e il paesaggio del Gran Sasso rappresentano anche l’habitat ideale per migliaia di specie florofaunistiche che completano e arricchiscono uno scenario davvero fantastico e certamente da ammirare.
parcogransasso1

SHAOYH Alto Palo Europeo Illuminazione Rotonda E27 Villa Giardino Esterno Impermeabile Erba Paesaggio Colonna Lampada Lanterna In Vetro Di Alluminio Paralume Lampione Lampada Da Giardino Patio

Prezzo: in offerta su Amazon a: 180,7€


Caratteristiche

parcogransasso2 Con una superficie di quasi 150 mila ettari, il Parco del Gran Sasso comprende ben tre regioni: Abruzzo, Lazio e Marche. La superficie maggiore comprende proprio l’Abruzzo e infatti, la sede dell’ente gestore si trova proprio in provincia dell’Aquila. Il Parco custodisce tre tra i più bei monti d’Italia: il Gran Sasso, i Monti della Laga e i Monti Gemelli. L’area al suo interno comprende anche cima più alta dell’Appennino, il Corno Grande, che con i suoi quasi tremila metri di altitudine ospita il ghiacciaio più meridionale d’Europa, il Calderone. Il Parco del Gran Sasso è anche un crocevia di collegamento tra l’Europa siberiana e quella mediterranea. Per le sue caratteristiche, il Parco viene anche definito “ monumento della biodiversità”. L’imponenza delle sue cime è davvero monumentale, ma anche la biodiversità in esso contenuta è notevole. Tra un versante e l’altro i paesaggi appaiono completamente differenti, da quelli desertici e montani del versante nord si passa ai boschi del versante sud. L’area, proprio per la sua ricchezza ambientale, è stata divisa in undici distretti che comprendono comuni, vallate, montagne, cascate, sorgenti, strade, sentieri, chiese e abbazie. Il territorio, situato nel cuore dell’Appennino, si estende su cinque province (L'Aquila, Teramo, Pescara, Rieti e Ascoli Piceno) e su quarantaquattro comuni ricchi di storia, cultura e tradizione. L’istituzione ufficiale del Parco si è avuta nel 1991. Con la sua superficie, il Parco del Gran Sasso rappresenta l’area protetta più estesa d’Italia.

    AmazonBasics - Tappetini igienici assorbenti per animali domestici, misura standard, 100 pz

    Prezzo: in offerta su Amazon a: 22,99€


    Flora

    La flora del Gran Sasso è estremamente variegata e al tempo stesso endemica, cioè tipica del territorio. La peculiarità della vegetazione è che si estende solo su determinati versanti montani, mentre altri sono quasi desertici o adibiti a pascolo. Nella zona più a sud si trovano boschi di pino nero e querce, mentre in quella a nord, abeti, betulle e immensi pascoli. Alle medie altitudini si possono trovare piante come meli selvatici, cornioli, cerri, ornelli, roverelli, genziana, quest’ultima usata per preparare il famoso liquore, e il ginepro. Nella parte più a nord si trovano esclusivamente boschi di faggi. Tra le specie arboree vi sono anche tasso, agrifoglio, acero di monte, abete bianco e sorbo. Altre specie protette e da ammirare sono il salice erbaceo, la stella alpina dell’Appennino, la primula orecchia d’orso, il papavero alpino, l’anemone dell’Appennino, l’astragalo aquilano e la soldanella alpina. Nei boschi abbondano anche i funghi, vera e propria passione dei cercatori. Il Parco del Gran Sasso, in autunno, ospita i prataioli, ma anche altri prelibati funghi commestibili, come i porcini e le morette.


    Fauna

    La fauna del Gran Sasso è popolata da specie tipiche dell’Appennino. Il simbolo del Parco è il camoscio dell’Appennino, ungulato che fino al secolo scorso abitava le aree montane e boscose. Con la caccia indiscriminata, gli esemplari si ridussero fino a estinguersi del tutto. Tra il 1992 e il 1999, grazie all’attività di reintroduzione, il camoscio è tornato a vivere sul Gran Sasso. Attualmente si contano circa centodieci esemplari. Altri animali presenti sono il cervo nobile, il capriolo, il lupo appenninico e l’orso bianco morsicano. Non mancano la volpe, l’istrice, il cinghiale, il gatto selvatico, il tasso, la faina, la puzzola e la martora. L’avifauna comprende invece l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale, il gheppio, l’astore, il lanario e il lodolaio. Presenti anche specie prettamente appenniniche, tra cui il fringuello alpino, lo spioncello, la pispola e il sordone. Avvistati anche esemplari di airone e altre specie tra le quali il gracchio alpino, la coturnice e il gracchio corallino. La aree coltivate adibite a pascolo ospitano specie come la cappellaccia, l’ortolano, l’averla piccola, la passera lagia e il calandro. Le praterie di alta montagna sono invece l’habitat ideale di rettili come la vipera dell’Orsini e il colubrio di Esculabio. Gli ambienti appenninici ospitano anche parecchi anfibi, tra cui la salamandrina con gli occhiali e il geotritone.



    Guarda il Video

    COMMENTI SULL' ARTICOLO