Il mirabolano

L'irrigazione

La crescita ottimale e la produttività del mirabolano si basano su un'adeguata umidità del terreno. L'irrigazione può migliorare la pezzatura dei frutti e anche prolungare la vita dell'albero. Un irrigamento adeguato e tempestivo aiuta a ridurre i costi di produzione, massimizzando i profitti. Per valutare quando irrigare possiamo utilizzare diversi metodi. Si può controllare al tocco l'umidità del terreno: se la terra è secca, occorrerà irrigare. Tuttavia non si avranno rilevazioni precise. Si potrà, allora, utilizzare un tensiometro che misura la tensione superficiale creata dall'umidità del fondo. E' uno strumento particolarmente utile in caso di suolo sabbioso. In ogni caso il fabbisogno di acqua del mirabolano è abbastanza limitato. Trae bene l'acqua necessaria dalla terra, grazie alle radici. Le piantine richiedono maggiore attenzione nei primi due anni, sino a raggiungere un buono sviluppo dell'apparato radicale. Sarà sufficiente un secchio d'acqua a settimana. Se le foglie o i frutti cadono prematuramente, si starà manifestando una disidratazione, dovuta al terreno troppo secco. Preferibilmente andrà utilizzata l'acqua piovana raccolta.
Mirabolano

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Coltivazione

Frutti mirabolano Apprezzato per la sua robustezza e la tolleranza ai diversi climi, il mirabolano ha un frutto succoso e dolce. Esso può crescere sia in terra che in vaso, arricchendo un balcone con i frutti e i fiori. Non vi è molta differenza se l'impianto avviene in terra o in vaso, se non per la dimensione del mirabolano da piantare. Il momento ideale per interrare il mirabolano è tra novembre e marzo. Il terreno che riceve l'impianto deve essere una miscela di due terzi di terra fresca e un terzo di humus. Non bisognerà dimenticare di drenare il fondo, depositando uno strato di ghiaia. Ciò consentirà di evitare ristagni d'acqua. L'efflorescenza ha luogo dalla fine dell'inverno sino all'inizio della primavera. E' composta da una moltitudine di piccoli fiori rosa con cinque petali. I frutti appaiono dopo la fioritura e divengono maturi verso il mese di luglio. La potatura potrà essere effettuata dopo lo sboccio, ma solo in caso di necessità.

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Concimazione

Prunus Cerasifera Si cercherà di mantenere un ambiente biologicamente attivo, con un equilibrio che garantisca una fruttificazione ottimale. Non sono richiesti grandi apporti di elementi minerali, salvo che per il potassio. L'assorbimento di potassio raggiunge un picco alla fine della primavera e all'inizio dell'estate. Ogni eccesso o carenza della fertilizzazione organica azotata può provocare conseguenze dirette sul mirabolano, quali il parassitismo o il calo della resa. Al momento dell'impianto si utilizzerà letame decomposto o compost. In seguito, ogni primavera, andrà posto concime organico alla base del mirabolano, con 15 cm. di buon compost, mescolato con stallatico. Questa pacciamatura organica ha il vantaggio di mantenere una buona freschezza alle radici durante l'estate. E' possibile terminare la concimazione fornendo un fertilizzante completo per alberi da frutto.


Il mirabolano: Esposizione e malattie

Pianta amolo Il mirabolano richiede un'esposizione aperta e soleggiata. Tra le malattie fungine da temere, il marciume bruno e il corineo sono le più comuni. Il marciume bruno, causato dalla Monilia Taxa, provoca secchezza dei bouquet floreali. Si sviluppano dei cancri sui rami, che uccidono tutte le parti che si trovano al di sopra. Il corineo, causato dal Coryneum bejerinckii, si manifesta con la formazione di macchie circolari marroni sulle foglie, che si perforano facilmente. Inoltre, sui rami nascono piccole lesioni circolari che lasciano trasudare della gomma. Per combattere entrambe le patologie, si taglieranno i rami malati. Saranno spruzzati fungicidi a base di rame (poltiglia bordolese), o a base di captafol e di tiram. Si procederà dalla caduta delle foglie, sino, al più tardi, a gennaio. Se vi sono attacchi di afidi o cocciniglie durante l'estate, si utilizzeranno insetticidi specifici.


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