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Nel corso dello sviluppo della pianta, nel momento in cui non subisca modificazioni artificiali ma venga lasciata crescere secondo i ritmi naturali, allora può arrivare fino a quindici metri di altezza, caratterizzata da una chioma da una forma tipicamente conica.
Le foglie del pero risultano, nella maggior parte dei casi, dalla conformazione tipicamente ovale e con una colorazione verde intensa, quasi brillante nella parte superiore.I fiori della pianta di Pero si caratterizzano per presentare una tipica colorazione bianca e per avere cinque petali; infine, spostando la nostra attenzione sul frutto, possiamo notare come la forma possa essere differente in base alla varietà di Pero che si prende in considerazione.Infatti, possiamo trovare di frutti tondeggianti e altri allungati: tutto dipende dalla varietà e anche il colore ne risente, visto che in natura ci sono delle pere verdi, rosse e anche gialle ![]() | Acerola, Malpighia emarginata dolce esotico tropicale semi di frutta 15 SEED Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,05€ |
Questo albero da frutto fiorisce nel corso del periodo compreso tra la prima e la seconda decade del mese di aprile: gran parte dei fiori del corimbo si aprono del tutto; tra la varie particolarità di questo evento, troviamo il fatto che il polline va a fecondare l’ovario attraverso un’impollinazione cosiddetta incrociata, visto che viene svolta da insetti definiti pronubi: in tutti questi casi, è di assoluta importanza che la fioritura dell’impollinatore e della varietà che è stata scelta avvengano più o meno nello stesso periodo, in maniera tale da garantire una maggiore possibilità che la fecondazione giunga a buon fine. Dopo tale fase, i petali cadono da soli.
La fase della maturazione comincia con la prima parte del mese di giugno e può durare anche fino a metà del mese di ottobre. Per quanto riguarda la caduta delle foglie, tale evento avviene soprattutto nel corso della stagione invernale, in particolar modo concentrandosi durante novembre e dicembre: una volta che finisce tale fase, ecco che la pianta di Pero comincia un riposo vegetativo, fino al momento in cui arriva la stagione primaverile successiva.
Il pero è uno di quegli alberi da frutto che ha la necessità di fare affidamento sui portainnesti per il suo sviluppo. Tra i vari portainnesti quello che viene maggiormente utilizzato per il pero è sicuramente rappresentato dal Cotogno.
Il cotogno è il portainnesto che viene di gran lunga preferito rispetto a tutti gli altri, per il semplice fatto che permette di rallentare il processo di sviluppo della pianta, mentre garantisce che i frutti della pianta giungano ad una veloce maturazione e siano anche di notevole fattura.La pianta di Pero ha il suo punto debole nei terreni calcarei, ma non sopporta anche quei terreni particolarmente siccitosi: in questi casi, l’effetto più evidente sarà rappresentato dall’ingiallimento delle foglie. Tra gli altri portainnesti che sono utilizzati con buona frequenza troviamo anche quelli denominati “Franco” e “Selvatico”.Nel primo caso, le piantine di Franco derivano dal seme di un pero che è stato coltivato, mentre nel secondo caso si tratta di una piantina che si sviluppo in modo del tutto spontaneo.Tutti e due questi portainnesti si caratterizzano per fare in modo che la pianta diventi estremamente imponente e riesce anche a vivere più a lungo: tra le principali caratteristiche di questi elementi, troviamo sicuramente un apparato radicale in grado di svilupparsi in profondità e piuttosto rigido, senza dimenticare la resistenza nei confronti della siccità. Alla stregua di tantissime altre piante, anche per l’albero del Pero il consiglio è quello di effettuare la concimazione: si tratta di un’operazione che deve avvenire almeno con cadenza annuale. Inoltre, è fondamentale utilizzare un letame che sia giunto completamente a maturazione, ma c’è anche la possibilità di sfruttare dei concimi di derivazione organica, mischiandoli con delle sostanze come fosforo, potassio e altri microelementi.
Tra le varie forme di coltivazione di questo albero da frutto, troviamo indubbiamente quella ad alberello: in tutti questi casi, per poter far crescere un pero ad alberello, si dovrà necessariamente sfruttare un pollone.
Tra gli altri tipi di coltivazione dell’albero di Pero, troviamo sicuramente quello a fuso: per fare in modo di realizzare un fuso, dovrà essere piantato un pollone, ma a differenza di quanto avviene con l’allevamento ad alberello, il taglio dovrà essere eseguito ad un’altezza pari a 50 centimetri. in questo modo, si potranno ricavare, durante il primo anno di vita, circa 5 rami dalla parte laterale, che dovranno essere leggermente ridotti nel corso del secondo anno di crescita (il consiglio è quello di eseguire questa operazione durante il mese di marzo), garantendo una forma piramidale alla pianta.
Un’altra tipologia di allevamento del Pero corrisponde al cordone verticale: per realizzarla, si dovrà piantare un pollone e il taglio dovrà eseguito ad un’altezza pari a 50 centimetri, sempre prestando la massima attenzione che il taglio avvenga appena al di sopra di una gemma, in maniera tale che si venga a formare una freccia verticale.I rami che si svilupperanno durante il primo anno, andranno a concentrarsi soprattutto nella parte laterale e poi la parte apicale dovrà essere accorciata ad un’altezza apposita. Si tratta di un’operazione che si dovrà effettuare ogni anno, cercando sempre di ridurre leggermente i nuovi rami che si verranno a creare vicino al tronco, in maniera tale da garantire la formazione di una pianta dalla forma colonnare. Nel momento in cui dobbiamo fare i conti con i pericoli per questo albero da frutto, certamente c’è sempre da combattere la minaccia derivante dai parassiti animali, che nella maggior parte dei caso corrispondono alle cocciniglie e agli afidi.
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