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La pianta di arachidi è erbacea e produce legumi: normalmente si autoinsemina e sviluppa dei baccelli contenenti i semi che poi mangiamo. Le foglie delle piante di arachidi sono lunghe e composte da quattro foglie più piccole; queste piante hanno un portamento eretto e di solito hanno tre fusti, uno centrale più grande e due laterali. Tra le foglie nascono poi tanti fiori gialli che possono essere sia maschili che femminili e che compaiono molto presto, anche solo dopo un mese dalla semina. L’arachide è infatti una pianta dallo sviluppo molto veloce: la produzione di semi inizia dopo soli tre mesi dalla nascita della pianta. La fioritura è continua: da quando spuntano i primi fiori fino alla raccolta di tutti i baccelli, la pianta di arachidi sarà sempre fiorita e anche gradevole da vedere. Di solito non è una pianta che si coltiva in casa o in giardino perché è una specie da piantagione, usata per la produzione all'ingrosso di semi di arachidi e di tutti i prodotti da essi derivati.
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Se si decide di mettere a dimora una pianta di arachidi nel proprio giardino bisogna tener presente che, se si vogliono gustare i semi di propria produzione, bisogna saper curare questa pianta: la temperatura giusta è fondamentale per consentire la crescita dei baccelli, quella ideale è di minimo 28 gradi. Si può dunque dedurre che nei paesi a clima freddo la coltivazione di questa specie è praticamente impossibile. La pianta di arachidi deve essere posizionata in una zona soleggiata: preferisce terreni morbidi affinché le radici possano attecchire bene in profondità, l’importante è che siano sempre ben drenati. Per ottenere un buon raccolto è utile somministrare regolarmente un buon fertilizzante che, tra le altre cose, riduce anche il rischio di malattie e di batteri che potrebbero rovinare i baccelli e dunque i semi.
Le piante di arachidi non hanno bisogno di troppo concime altrimenti si potrebbe alterare il livello di acidità del terreno, elemento che deve essere sempre costante a un valore di ph che non deve mai superare il 6,5. Valori troppo distanti da questo potrebbero danneggiare la pianta e anche la normale produzione dei semi. Il calcio e l’azoto sono invece dei componenti essenziali per lo sviluppo dei baccelli, dunque conviene sempre scegliere dei concimi che contengano questi elementi. Le annaffiature devono essere regolari e abbondanti e vanno effettuate nelle ore più fresche, dunque o la mattina presto o la sera. Nel caso di piantagioni, bisogna installare un sistema idrico, possibilmente che si attivi da solo ad orari prestabiliti, per fornire un’irrigazione continua e costante a tutte le piante presenti nel terreno di coltivazione.
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