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Le cultivar di Prunus Domestica giapponese sono caratterizzate dal fatto di avere un periodo di maturazione che è incluso tra la metà del mese di giugno e gli ultimi giorni del mese di ottobre. Senza ombra di dubbio, è importante sottolineare come siano numerose le cultivar maggiormente diffuse, che vanno dalle più precoci fino a quelle che maturano con maggior ritardo.
Le forme di allevamento per la pianta della prugna si caratterizzano per essere a vaso basso, senza dimenticare il sistema a palmetta irregolare, il metodo a palmetta libera.
La Prunus Domestica è una pianta che si sviluppa senza particolari problemi sopratutto in tutte quelle occasioni in cui viene piantato all'interno di terreni caratterizzati da una buona profondità ed a medio impatto.
La preferenza va, senza ombra di dubbio, anche per tutti quei terreni argillosi, a patto però che abbiano un buon livello di drenaggio.Mediante la concimazione c'è la possibilità di apportare al terreno i più importanti elementi minerali, che sono estremamente necessari per la crescita e la produzione delle piante, come ad esempio l'azoto, il potassio e il fosforo.L'azoto è, senza ombra di dubbio, la componente dalla maggiore importanza, dal momento che permette un ingrossamento dei frutti: è importante, però, fare molta attenzione alla somministrazione, in modo tale da evitare che i frutti si espongano eccessivamente alle spaccature che si formano in seguito alle precipitazioni.Al contrario, una lacuna per quanto riguarda questo elemento può provocare un ridotto sviluppo vegetativo, oltre anche alla caduta delle drupe, mentre se la pianta presenta un eccesso di azoto, allora le prugne saranno caratterizzate da una colorazione più sbiadita e da una maturazione tardiva.
E' fondamentale somministrare un elemento importante come l'azoto in 2-3 interventi distinti; il primo deve essere effettuato al termine della stagione estiva, nell'epoca che segue la raccolta, per poter garantire un migliore conservazione delle sostanze di riserva che verranno sfruttate dalla pianta, mentre il secondo intervento si dovrà eseguire dalla ripresa vegetativa fino all'allegagione compresa e, infine, il terzo intervento è quello che dovrebbe avvenire in seguito all'allegagione e, probabilmente, nel corso dell'accrescimento dei frutti.
La raccolta dei frutti prodotti dalla Prunus Domestica si caratterizza per essere compresa in un periodo di tempo piuttosto ampio, che parte dal mese di giugno e arriva fino a quello di ottobre. Bisogna anche sottolineare come, in un gran numero di occasioni, è capitato di avere a che fare anche con cinque raccolte.
Dal punto di vista della momento ideale per la raccolta, esistono degli indici di maturazione che permettono di capire quale sia il periodo migliore per svolgere tale operazione: infatti, si parte dal grado rifrattometrico per arrivare alla resistenza della polpa (che viene misurata con un particolare strumento che prende il nome di Penetrometro), il rapporto tra i solidi solubili e il grado di acidità totale e, per ultimo, la variazione della colorazione che caratterizza il fondo della buccia delle prugne.La prima raccolta che viene messa in atto si può considerare sempre come quella migliore, mentre è la terza quella che garantisce i frutti di seconda qualità. Per quanto riguarda, invece, l'operazione di essiccazione, bisogna sottolineare come sia necessario ritardare la raccolta.Infine, le prugne si possono mantenere all'interno del frigorifero, ma solo per dei periodi piuttosto limitati, dal momento che si tratta di frutti che non sono in grado di sopportare i trattamenti termici di conservazione, visto che vanno, con grande frequenza, incontro all'imbrunimento della polpa.
Per quanto riguarda i pericoli principali che possono colpire la pianta di Prunus Domestica, dobbiamo sottolineare come una delle più importanti minacce sia rappresentata dal cancro batetrico delle drupacee, lo Pseudomonas mors-prunorum, ma è un elevato grado di pericolosità è rappresentato anche dalla maculatura batterica, ovvero lo Xantomonas campestris pv pruni.
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