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L'innesto olivo per seme sfrutta come portainnesto una delle più giovani piante di olivo che sono cresciute tramite la semina. In tutte queste occasioni, i semi devono essere ottenuti ricavandoli da delle varietà del tutto particolari, come ad esempio il Cipressino, oppure il Canino, ma anche il Frantoio è ottimo.
Nel caso in cui non fosse possibile, una buona soluzione alternativa è rappresentata dai semi degli olivi che si sviluppano all'interno dei vivai, ma anche quelli che fanno riferimento alle specie spontanee. Per quanto riguarda il periodo in cui eseguire l'operazione del prelievo, dovrebbe corrispondere nella maggior parte dei casi, alla stagione autunnale o alla prima parte di quella invernale. I semi devono essere lavati con cura e si deve fare notevole attenzione a levare bene il grasso: a questo punto, c'è la possibilità di mantenerli all'interno di un luogo del tutto asciutto e fresco.Nel corso del mese di agosto, o al massimo durante quello di settembre, dell'anno successivo all'innesto per seme, si dovrà eseguire l'operazione che corrisponde alla semina. Quindi, tutte le giovani piantine di olivo faranno spuntare i loro germogli nel giro di un mese e mezzo; successivamente, durante la stagione primaverile, si dovrà procedere al rinvaso e l'innesto olivo dovrà essere eseguito solamente nel momento in cui le piantine avranno un anno e mezzo di vita. NITROPHOSKA SPECIAL CONCIME UNIVERSALE IN SACCO DA 25 KG Prezzo: in offerta su Amazon a: 35,9€ |
L'innesto per talea permette di sfruttare una combinazione tra la moltiplicazione mediante l'impiego di talee e il sistema tradizionale dell'innesto.
Le talee si possono considerare delle componenti vegetali che vengono ricavate con l'obiettivo di creare una nuova pianta. Tale prelievo può essere effettuato nei confronti delle radici o dei rami di una pianta. L'innesto olivo per talea si può eseguire solamente con delle specie che hanno delle complicazioni importanti per lo sviluppo delle radici. Proprio le radici devono essere inserite, per qualche minuto, all'interno di un cassone che abbia una temperatura costante con un buon livello di umidità e in cui è contenuta una particolare soluzione ormonale. Le marze che deriveranno poi da queste talee vengono innestate sfruttando un particolare portainnesto che può contare su uno sviluppo radicale più veloce. Nella maggior parte dei casi, il sistema di innesto che viene praticato prende il nome di spacco comune, in cui viene sfruttata solamente una marza con tre gemme, che deve essere innestata con un portainnesto che subisce un taglio orizzontale.L'olivo è una pianta che si può innestare anche sfruttando altri sistemi di innesto, nonostante quelli maggiormente diffusi risultino sempre quello a corona e quello a spacco comune.
I sistemi che rappresentano un'alternativa a queste due tecniche tradizionali sono, nella maggior parte dei casi, l'innesto per approssimazione e quello che viene chiamato a occhio o scudetto.Per quanto riguarda l'innesto a occhio, la prima cosa da fare è quella di prelevare una componente circolare di legno e corteccia al cui interno si trova una gemma, che subisce l'inserimento all'interno del portainnesto, che subisce un taglio orizzontale e uno in verticale, in modo tale da formare una sorta di “T”.Per quanto riguarda l'innesto per approssimazione, dobbiamo ricordare come si debba procedere a legare tra loro due rami di piante confinanti, in modo tale da dare contemporaneità allo sviluppo e permette una crescita migliore dei nuovi rami.Le operazioni che riguardano l'innesto olivo devono essere effettuate, nella maggior parte dei casi, nel corso della stagione primaverile, ovvero nel momento in cui la pianta risulta in succhio e la circolazione della linfa si caratterizza per favorire un più semplice distacco della corteccia, così come permette un più elevato attecchimento tra le parti cambiali del nesto e del portainnesto.
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