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La Catalpa bignonioides, come si può comprendere, è una pianta esclusivamente da esterno. Essa deve essere piantata in zone soleggiate e molto luminose ma, cresce bene anche in zone molto ombrose. Sono molto resistenti a inverni molto freddi (è bene ricordare che provengono dall’America settentrionale, centrale e dall'Asia Orientale) e zone abbastanza ventose. Per quanto riguarda la moltiplicazione di quest’albero, essa può avvenire per normale semina o per talea. Prendendo le parti del ramo semilegnoso si pianta direttamente nel terreno e si aspetta che esso sviluppi delle radici indispensabili alla sua crescita. È bene ricordare che la talea non può essere praticata durante tutto l’arco dell’anno ma, bisogna farlo nella stagione adatta. E' sempre utile ricordare che la pianta, dall'autunno all'inverno, è ricca di semi.Fonte: http://i.imgur.com/gpMZYYh.jpg.
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La Catalpa bignonioides è un albero che non ha bisogno d’innaffiature frequenti, anche se, è bene affermare che resiste a periodi di siccità. Essa si accontenta di assorbire l’acqua piovana, anche se, nel caso avvengano lunghi periodi di secchezza (durante il periodo primaverile ed estivo) è bene innaffiarla . Se il terreno è drenato, la Catalpa vive e si sviluppa anche in terreni umidi. Nonostante ciò, tra un'innaffiatura e l'altra, occorre far asciugare bene il terreno. Anche la concimazione è una pratica indispensabile per una buona crescita della pianta. Tra l’autunno e la primavera bisogna usare del concime organico o granulare (deve contenere azoto, e potassio) per favorire la nascita e lo sviluppo delle foglie, l’importante è che rilasci in modo lento le sostanze nutritive per non intossicare la pianta.
La Catalpa bignonioides, come tutte le specie di vegetali, può essere colpita da malattie e parassiti che col passare del tempo, ne provocano la morte. I parassiti principali che aggrediscono questa pianta sono le larve minatrici, i bruchi e le larve di lepidotteri. Essi tuttavia, non provocano ingenti danni alla pianta. Quelli che causano maggiori problemi, sono le malattie fungine. Il Verticillium per esempio, è un patogeno che porta al disseccamento dei rami e alla lenta morte della Catalpa. Riguardo alla muffa bianca Erysiphe, essa non risulta un problema per quelle piante che si trovano in Italia perché, fino ad ora, è stata segnalata solo nel Nord America e in alcune regioni europee come Polonia e Inghilterra. Nonostante ciò, è bene seguire le regole basilari del giardinaggio e le piante non saranno infestate da malattie o parassiti.
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