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Se si desidera allevare il bamboo in vaso, si deve rinvasare, verso aprile/maggio, ogni 1 o al massimo 2 anni. Il terreno da utilizzare deve consentire una rapida uscita dell’acqua in eccesso e allo stesso tempo tenere l'umidità per diversi giorni. La terra potrebbe essere una miscela con torba oppure fibre di cocco (5 parti), terriccio normale (2 parti), perlite oppure sabbia grossolana (1 parte) e corteccia di pino (2 parti). Il vaso deve essere largo e sufficientemente profondo per consentire alla radici di svilupparsi bene. Ai bambú nani basta garantire 35 o 40 centimetri di profondità, a quelli medi circa 70-80 centimetri e per i bamboo più grandi occorrono almeno 80-100 centimetri di profondità. Si consiglia sempre usare vasi di terracotta perché consentono al terreno di scambiare gas con l'esterno e di correggere eccessi eventuali di annaffiatura. Se il bamboo viene coltivato all'aperto in giardino e si ha un terreno argilloso, fare uno scavo molto profondo e mischiare sostanze organiche e sabbia per favorire il drenaggio. Inoltre è consigliabile una collocazione non in valli o affossamenti perché si potrebbero creare ristagni idrici.
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Il bamboo si moltiplica per rizomi o per seme. La riproduzione per rizomi si fa in primavera, eliminando il terreno e tagliando il rizoma in diverse parti (ogni parte prelevata deve avere un germoglio). Quindi bisogna eliminare le parti danneggiate e mettere sulla superficie del taglio un fungicida ad ampio spettro. Si devono porre in un composto di torba e di sabbia in quantità uguali. Occorre annaffiare solo dopo qualche giorno per consentire la cicatrizzazione e poi irrigare tenendo il terriccio leggermente umido. È consigliabile tenere il vaso all'ombra. Quando dopo 3/4 settimane compariranno i germogli, bisogna spostarlo alla luce ma non al sole diretto: quindi trapiantare le piantine nel loro vaso definitivo. Per la riproduzione per seme si devono mettere i semi in un composto di terriccio fertile e sabbia grossolana oppure vemiculite. Il vassoio va messo all'ombra e sempre con terreno umido. Quando avranno germogliato, dopo un mesetto, si sposta il vassoio in un luogo più luminoso, ma non con sole diretto. Quando le piantine saranno di 15 o 20 cm, si possono trapiantare nel vaso definitivo. I germogli di bamboo si vendono anche per uso alimentare.
I bamboo sono piante non particolarmente soggette a malattie, ma le patologie riscontrabili sono le seguenti. Se la pianta perde foglie non in primavera o a inizio estate occorre verificare le radici e il terreno: probabilmente si tratta di irrigazioni eccessive che hanno creato, al livello delle radici, mancanza d'aria. Occorre intervenire subito: lavorare il terreno e lasciarlo asciugare. Se si vedono macchie brune sulla parte inferiore delle foglie si potrebbe essere in presenza della cocciniglia, probabilmente quella bruna e cotonosa. Si consiglia di osservarle con una lente e provare a toglierle: vengono via molto facilmente. Occorre toglierle con cotone imbevuto d’alcool o lavare la pianta con acqua e sapone neutro, con la spugna, per togliere i parassiti; poi risciacquarla bene. Se le foglie appaiono con macchiette gialle e marroni e successivamente si accartocciano, probabilmente la pianta è stata attaccata dal ragnetto rosso, un fastidioso e dannoso acaro. Occorre nebulizzare frequentemente la chioma e, solo per infestazioni gravi, utilizzare uno specifico insetticida.
Con il termine comune Bambù, o Bamboo, si indicano centinaia di generi e specie di piante perenni sempreverdi, diffuse s
Le canne di bambù o bamboo s’intendono tutte quelle piante sempreverdi e perenni, diffuse praticamente in tutto il mondo
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