La pianta della Camelia si divide in moltissime specie, ma quelle maggiormente coltivate sono: Camellia Japonica: come abbiamo detto nel paragrafo precedente, questa specie trae la sua originale in Asia, Giappone, Corea, ha un portamento di tipo arbustivo e può arrivare a sei metri di altezza, le foglie sono di forma ovale con margini dentellati, lucide e non cadono durante tutto il periodo dell’anno. I fiori di questa specie hanno una larghezza tra i sette e i quattordici centimetri, possono avere colore bianco, rosa, rosso in varie gradazioni, essi fioriscono dal mese di febbraio al mese di maggio. Questo tipo di Camelia non ama i climi freddi.
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La pianta della Camelia preferisce una coltivazione all’aperto, può resistere anche a climi molto freddi, anche se sarebbe meglio non esporla mai a temperature inferiori ai 5-7°C. Anche se, come abbiamo detto, la Camelia non teme il freddo, nei mesi con temperature molto rigide, sarebbe opportuno posizionarle in un luogo riparato oppure proteggerla mettendo della paglia o foglie secche a copertura del terreno; appena la temperatura lo permette, riposizionare subito la Camelia all’aria aperta in una zona semiombreggiata e non al sole diretto, è una pianta che non ama assolutamente i luoghi chiusi. Il terreno preferito dalla Camelia è di tipo acido, sciolto e ricco di sostanza organica (il migliore dovrebbe essere composto da terra di Erica mista a terriccio di castagno, ma anche da torba, foglie in decomposizione, trucioli ecc.); come per molte altre piante, la Camelia necessita di un terreno ben drenato perché teme i ristagni idrici. Il rinvaso va fatto ogni anno tra settembre ed ottobre.
Per far sì che produca germogli e fiori in primavera, sarà opportuno, alla fine della stagione invernale, apportare dell’humus o stallatico maturo ai piedi della pianta di Camelia, mentre nel periodo primaverile che va da marzo a settembre, il concime deve essere composto da azoto, fosforo, potassio; in questo caso può essere usato anche un concime di tipo liquido sciolto nell’acqua usata per innaffiare e somministrato ogni 20-25 giorni. Come già detto, la Camelia ha bisogno di un terreno costantemente umido ma non troppo, nel periodo primavera-estate apportare acqua in quantità non eccessiva per evitare i ristagni idrici e, una volta ogni quindici giorni circa, bagnare le foglie per pulirle; durante l’inverno è opportuno lasciare asciugare il terreno prima di procedere con una nuova innaffiatura. L’acqua che userete per irrigare dovrebbe essere priva o comunque povera di calcare.
Questa operazione si deve effettuare dopo la fioritura della pianta, bisogna eliminare i rami secchi o deboli, sistemare gli apici vegetativi per garantire un migliore sviluppo alla Camelia. La potatura è molto importante perché questa pianta, in genere, si sviluppa e cresce in modo disordinato.
Nell’Asia tropicale, soprattutto nelle zone della Cina, India, Sri Lanka, Giappone e Kenya, dalle foglie giovani della Camellia Sinensis si ricava un tè molto tonificante. Si prepara un infuso di foglie e in alcuni casi, vi si aggiungono delle spezie. Si dice sia la bevanda più nota al mondo dopo l’acqua. Esistono vari tipi di questo tè: quello nero, verde, oolong, bianco, giallo e postfermentato. I nomi variano a seconda del diverso trattamento subito dalle foglie e dal grado di fermentazione: quello di tipo nero è fermentato, quello verde non fermentato, quello oolong semifermentato. Dopo l’essiccatura il tè può diventare aromatizzato, deteinato e pressato.
Le sostanze contenute nel tè sono: la caffeina che stimola il sistema nervoso, la teanina, la catechina che è un antiossidante, la teobromina e la teofillina e il fluoruro.Il tè può avere diversi effetti a seconda della varietà e dal metodo di infusione. Se il periodo di infusione è breve l’effetto è stimolante, se questo è maggiore l’effetto sarà contrario.La Camelia è soggetta a diverse malattie e, molte volte, esse sono provocate anche dall’apporto errato di elementi necessari al regolare sviluppo.
Se le foglie sono fragili e di un verde sbiadito, è sintomo di una carenza di azoto.Se notate che i fiori si sviluppano in modo lento, al contrario, significa che abbiamo apportato un’eccessiva quantità di concime azotato. Se la Camelia sviluppa foglie che si staccano in maniera molto facile dalla pianta significa che è carente di fosforo. Nel caso in cui i fiori fossero carenti di colore e molto sensibili al freddo ed agli attacchi di funghi, dovremmo intensificare l’apporto di potassio. Se la pianta ingiallisce e non sviluppa radici è perché l’abbiamo posta in un terreno troppo ricco di calcare, in questo caso sarà opportuno rinvasarla in un terriccio adatto. Troppa umidità, poca luce, temperature troppo alte o repentini cali di temperatura possono provocare la caduta di gemme e scurezza dei petali.Se sulle foglie si formano macchie, la loro forma diventa irregolare e la parte superiore diventa argentata, questo sintomo è segno di un attacco del fungo Pestalozzia Guepini. In questo caso bisognerà togliere le foglie infestate ed usare prodotti a base di rame. I due principali parassiti nemici di questa pianta sono la cocciniglia bruna o farinosa e il ragnetto rosso. La prima si manifesta con la comparsa di piccole macchie a forma di scudo sulla pianta, si possono eliminare con un batuffolo con dell’alcool se la pianta è giovane, se è più grande ed adulta procedere con antiparassitari. Il secondo provoca l’opacizzazione delle foglie, le rende di colore bronzato e le infesta di ragnatele. In questo caso bisogna rendere l’ambiente più umido perché, come detto più volte, un’alta umidità sfavorisce il riprodursi di questo parassita. Dirlo con un fiore? Perché no! Quale miglior regalo da fare a chi amiamo per stupire e far emozionare le persone a cui vogliamo bene? Nel linguaggio dei fiori la camelia è il fiore per eccellenza degli innamorati. E' un portafortuna, un pensiero di augurio, un dono romantico per la vostra metà!
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