Progetto orto

Sito al sole

Un orto correttamente pianificato garantisce un adeguato spazio di crescita ad ogni coltura aumentandone la resa, riduce la mole di lavoro per il mantenimento necessario (anche per eliminare le erbacce) e facilita l’accesso alla raccolta degli ortaggi. Dopo avere preso in considerazione alcuni fattori - la quantità di esposizione alla luce solare, il tipo di suolo, la pendenza, la disponibilità di acqua, la protezione dal vento - per scegliere il sito in cui impiantare l’orto, è fondamentale procedere al progetto personalizzato per riuscire a sfruttare al massimo l’area disponibile da suddividere tra gli ortaggi da coltivare, una volta decisane la tipologia. Seguendo alcune avvertenze generali, si riesce ad organizzare e sviluppare un orto sano e produttivo di verdure fresche ad alto valore nutritivo, pronte da essere raccolte direttamente.

La prima fase della progettazione riguarda l’individuazione di una buona posizione in pieno sole per gran parte della giornata, di facile accesso all’acqua per l'irrigazione, da delimitare con una recinzione artificiale (es. una rete metallica con paletti in ferro distanti 1,5 m. tra di loro), qualora non sia disponibile una protezione naturale (alberi, siepe, ecc.), per evitare che animali in libertà possano calpestare le piante in germinazione o nutrirsi di queste ancor prima della loro raccolta.

Per crescere al meglio, le piante (pomodori, peperoni, ecc.) hanno bisogno di almeno 6-8 ore di esposizione alla luce solare diretta quotidiana durante il periodo primaverile ed estivo per potere crescere e diventare produttive attraverso la fotosintesi. Con i filari posizionati in direzione nord-sud, il sole può raggiungere tutte le piante allo stesso modo e, sotto i raggi mattutini, il fogliame riesce ad asciugarsi rapidamente riducendo così la probabilità dell’intercorrere di una malattia. Uno spazio ragionevole tra le file permette un’ottimale circolazione d’aria e un accesso facilitato alle operazioni di diserbo e di raccolta.

piante da orto

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Terreno, acqua, frangivento

carciofi Il terreno dell’orto fertile e dal buon drenaggio deve garantire alle radici delle piante di potersi espandere adeguatamente a una profondità di almeno 30/40 cm. per potere assorbire pienamente l’acqua, le sostanze nutritive e l’ossigeno necessari alla crescita, oltre che a funzionare da ancoraggio e sostegno. Risultano quindi problematici per l’accrescersi dei vegetali sia un terreno argilloso - compatto, soggetto al ristagnarsi acqueo a scapito dell'ossigenazione, difficile da lavorare - che deve essere reintegrato di sabbia, torba e sostanza organica, sia quello sabbioso in quanto scarica acqua e sostanze troppo velocemente senza neppure offrire un’adeguata stabilità e quindi è da arricchire di terra argillosa, sia quello sassoso di per sé dal buon filtraggio, ma incapace di lasciare attecchire le radici nelle sua struttura a particelle di dimensione troppo grossa. Il terreno a medio impasto in proporzioni eque – 60% di sabbia, 20-30% di limo e, al massimo, 15-20% di argilla – risulta invece a struttura morbida in profondità, ben drenato e idoneo ad ospitare la maggior parte delle colture: lasciando filtrare l’acqua in modo ottimale, ne trattiene la quantità necessaria all’assorbimento vitale dei vegetali, viene lavorato con facilità e si mantiene nella forma che ha ricevuto.

In ogni caso, oltre alla lavorazione di vangatura profonda delle zolle (in autunno) e al riequilibrio strutturale del terreno, l’apporto di concimazioni di materiale di natura organica (foglie, erba, compost, letame compostato, insetti, ecc.), che di per sé è in continuo degrado, contribuisce ad arricchire e rende migliore la qualità di ogni tipo di suolo rendendolo pronto ad incamerare sostanze nutritive. In particolare, l’interramento di concime organico è indispensabile in presenza di un suolo difficile: aiuta a trattenere l'umidità e le sostanze nutritive in un terreno sabbioso oppure, sfaldando particelle di argilla, ne accresce il drenaggio, così aria ed acqua riescono a penetrare attraverso le zolle argillose. I concimi granulari (ricchi di fosforo e di potassio) andranno quindi aggiunti prima delle lavorazioni di affinamento.

Altrettanto importante è che l’orto sia di facile accesso all'acqua (un rubinetto esterno abbastanza vicino, ecc.) per riuscire ad irrigare agevolmente in modo costante, regolare e in quantità necessaria le piante per tutta la stagione di crescita, a seconda innanzitutto della temperatura, del tipo di terreno, delle varietà coltivate e degli interventi per ridurre l'evaporazione. Irrigando in quantità maggiori a intervalli meno frequenti, le radici dei vegetali crescono più in profondità cercando acqua. Uno spazio ragionevole deve essere anche previsto per permettere di accedere liberamente alle operazioni di diserbo e di raccolta.

A seconda dell’area climatica, il vento che soffia riducendo la temperatura e inaridendo il terreno è particolarmente dannoso per la germinazione, la crescita delle piante – danni strutturali, minore resistenza alle malattie, riduzione delle rese dal 10% a più del 30% (es. i fagiolini sono particolarmente sensibili) – e la fertilizzazione. I frangivento naturali o artificiali sono spesso allora utilizzati in agricoltura quale barriera di riparo protettivo arboreo atta a filtrare e smorzare la velocità e l’intensità del vento riducendone i peggiori effetti sui terreni arati o trattati di recente e su quelli coltivati (lacerazioni, essiccamento, instabilità sulle radici, ecc.). Alberi e/o arbusti sistemati fitti a muraglia in filari (pioppo, cipresso, ulivo cipressino, eucalipto, ecc.) in modo da non ombreggiare fino a tardo pomeriggio le colture nell’orto sono soluzioni semipermanenti. Preferibili sono le varietà sempreverdi, a rapido accrescimento, provviste di un robusto apparato radicale oltre che eventualmente resistenti alla salsedine. Le delimitazioni di reti fissate a pali risultano invece immediatamente disponibili per ridurre in modo del tutto efficace conseguenze deleterie per la vulnerabilità dei suoli e delle piante.


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Progetto orto: Tipi di ortaggi e rotazione

zucchina Pur essendo annuali (es. finocchio) – cioè con un ciclo vegetativo che si esaurisce nell’arco dell'anno – quasi tutti gli ortaggi, è consigliabile riservare una zona dell’orto alla coltivazione delle poche varietà perenni (carciofi, asparagi, cardo, topinambur, rabarbaro) dalle quali ottenere raccolti abbondanti, ripetuti in ogni stagione e in modo permanente, a fianco di quelle dalla lunga stagionalità (pastinaca, ecc.). Seguendo la tecnica colturale di semina dilazionata nel corso dell'anno si ottiene una produzione scaglionata di verdura fresca. Per non lasciare in ombra il resto delle colture orticole, il lato a nord dell’orto è indicato per le piante ad alto fusto (piselli, fagioli, ecc.), quello a sud per le coltivazioni a crescita più bassa (barbabietole, lattuga, cipolle, carote, ravanelli, ecc.), mentre la zona centrale per le medie dimensioni (zucchine, cavolo, broccoli, cavolfiore, ecc.). Lo spazio disponibile da coltivare risulta ottimizzato coltivando anche in verticale sfruttando recinzioni soleggiate come supporto per la crescita di specie rampicanti (fagioli, piselli, fagiolini, zucche, ecc.).

Tecnicamente, praticare la coltivazione di colture diverse a rotazione sullo stesso appezzamento in base a un preciso ordine predefinito e regolare (es. patate, ravanelli, insalate, senape, cipolle) nel corso di 2 o più anni è utile per sfruttare meglio le sostanze nutritive insite nel terreno, preservandone e/o incrementandone la fertilità e il rendimento produttivo. Uno schema di avvicendamento biennale delle colture da rinnovo prevede il primo anno con ortaggi da foglia (es. bietole, lattuga, ecc.) ed il secondo con quelli da frutto (cetrioli, melanzane, ecc.), da bulbo (cipolle, porri, ecc.) o da radice (ravanello, carote, ecc.), tuttavia può essere stabilito che sia triennale, quadriennale o pluriannuale.

Gli esperti in orticoltura consigliano di coltivare patate, piselli, zucchine, fagioli e pomodori che producono un abbondante raccolto anche in spazi di ridotte dimensioni. Oltre a questi, anche per i principianti risultano di semplice coltivazione le piante di spinaci, carote, lattuga, cipolla, peperoni, ravanelli. Oltre a considerare la resistenza di alcune verdure alle fredde temperature (broccoli, cavoli, ravanelli), si deve tenere presente che collocare in posizione di vicinanza alcuni ortaggi ne può migliorare l’accrescimento (rape con carote, fagioli con piselli, ravanelli con insalata, porri con cipolle e aglio), o peggiorarlo per incompatibilità (spinaci e cavolfiori, ecc.), oppure è comunque da evitare ogni abbinamento (prezzemolo).


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