Orchidea Brassia

Orchidea Brassia

Le orchidee sono fiori molto conosciuti in tutto il mondo soprattutto grazie alla strana forma del proprio fiore. Quest’ultimo è formato da tre sepali e tre petali di diversa forma e colore a seconda della specie che andiamo a considerare. Al Genere Brassia appartengono un gran numero di specie di orchidee le quali vivono bene nelle zone tropicali e sub tropicali dell’America. Anche le Brassia come la maggior parte delle orchidee sono epifite, nel senso che non amano il contatto eccessivo col terriccio ma preferiscono crescere adagiate su di un supporto naturale. Queste piante sono costituite da un unico stelo a cui si agganciano una o al massimo due foglie. Queste piante crescono molto anche se durante il periodo invernale è come se andassero in pausa, infatti anche se le loro foglie continuano ad essere verdi, non aumentano di dimensioni. C’è da ricordare che queste piante si adattano bene ad essere utilizzate per dar vita ad ibridi davvero particolari.
Un esempio di orchidea brassia

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Ambiente ed esposizione

Un tipico esempio di orchidea brassia La Brassia è una pianta che non cresce bene in luoghi con temperature eccessivamente basse, infatti si potrebbe dire che il suo optimum di temperatura durante il giorno è di circa 23°C, mentre durante la notte la temperatura non deve scendere al di sotto dei 12°C. Durante l’estate è buona norma tenerla all’aperto, anche se bisogna fare attenzione a non esporla ai raggi solari diretti nelle ore più calde del giorno. Diciamo che la cosa ideale sarebbe quella di metterla in un posto esposto ad est o ad ovest dove arriva la sola luce mattutina. Per osservare se l’esposizione alla luce è ideale basta guardare il colore delle foglie: se esso è verde scuro allora la luce è poca, viceversa se il verde tende quasi al rosso la luce è eccessiva. Naturalmente come la maggior parte delle Orchidee necessita di una ventilazione adeguata al periodo dell’anno.

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Terreno

Considerando che queste piante sono Epifite è buona norma inserire nel vaso un substrato che lasci respirare bene le radici e che facilita il drenaggio dell’acqua. Il substrato ideale è costituito dal Barck con l’aggiunta di qualche sostanza inerte che possa non solo alleggerire il substrato ma anche facilitare il drenaggio.


Messa a dimora e rinvaso

Solitamente la Brassia non ama essere rinvasata, in quanto è molto delicata e potrebbe subire uno stress eccessivo che ha come conseguenza la non fioritura anche per più di un anno. In effetti il rinvaso va effettuato solo quando il vaso si rompe o quando le radici sono cresciute troppo e non hanno abbastanza spazio per respirare. In og ni caso il periodo migliore è la primavera. Naturalmente questa operazione deve essere molto accurata. C’è bisogni inizialmente di lasciare il vaso in ammollo in acqua tiepida per almeno un giorno, in modo che tutte le radici possano staccarsi con facilità dal vaso. Una volta fatto ciò si deve procedere con l’eliminazione del terriccio in eccesso. A questo punto è possibile eliminare le radici secche con una cesoia precedentemente sterilizzata. Alla fine si inserisce il tutto in un vaso leggermente più grande del precedente . L’ideale è che il vaso sia trasparente e dotato di una serie di fori alla base per facilitare il drenaggio.


Annaffiature

Le annaffiature delle Brassia devono essere costanti e effettuate nelle ore più fresche del giorno. È importante ricordare che questa pianta va annaffiata solo quando il substrato è secco, infatti se le annaffiature sono eccessive si potrebbero marcire le radici causando il deterioramento dell’intera pianta. Questa pianta necessita di una concentrazione abbastanza alta di umidità per questo molte volte si preferisce mettere il vaso al di sopra dell’argilla espansa che quando piena d’acqua rilascia continuamente vapore acqueo. Naturalmente in estate, quando la temperatura è più alta bisogna associare a questa tecnica anche la nebulizzazione in modo da aumentare il tasso di umidità. E bisogna ricordare che se la foglia assume una forma a fisarmonica vuol dire che l’ambiente non è sufficientemente umido.


Concimazione

Le concimazioni devono essere regolari in estate, soprattutto nel periodo di crescita e fioritura, ma non in inverno quando questa pianta va in riposo vegetativo.


Potatura

La brassia va potata quando sfiorisce, anche se non deve essere eliminato tutto lo stelo iniziale ma solo la parte superiore.


Riproduzione

L’impollinazione avviene solo tramite gli insetti in particolari le vespe. A tal proposito il labello di questo fiore ricorda quella di un ragno. In questo modo la vespa pensando di andare a contatto con un ragno da pungere porta con se il polline che poi rilascerà su di un’altra pianta della spetta specie.


Fioritura

La brassia fiorisce solo in primavera. In questo periodo la pianta necessita di un grande apporto di luce anche se bisogna ricordare di non esporla nelle ore più calde del giorno.


Malattie e parassiti

La Brassia può essere attaccata dagli acari i quali causano l’ingiallimenti delle foglie e l’arresto della crescita oltre che quello della fioritura.




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