Quando si coltiva una pianta, si deve sempre pensare all'ambiente naturale di provenienza. Lo spatifillo proviene dalle foreste pluviali e, di conseguenza, ama gli ambienti luminosi, ma non la luce solare diretta, e umidi; sarà quindi bene mantenere sempre stabile il tasso di umidità, ponendo il vaso con lo spatifillo sopra a un vassoio con argilla espansa immersa nell'acqua e vaporizzando acqua sulle foglie. Relativamente alle innaffiature, da marzo a ottobre queste dovranno essere regolari, mentre d'inverno potranno essere diradate; sempre da marzo a ottobre, poi, ogni 15 giorni si somministrerà allo spatifillo del concime, posizionandolo in ambienti con una temperatura di 18°C di notte e 20-25°C di giorno. Inoltre, le foglie e le brattee che appassiscono vanno rimosse immediatamente, tagliandole alla base.
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La moltiplicazione dello spatifillo si effettua per divisione del rizoma. In primavera, quando si rinvasa la pianta, è possibile dividere il rizoma, tagliandolo in diverse parti con un coltello ben affilato e sterilizzato; ogni porzione di pianta dovrà essere dotata di almeno 2-3 foglie e un apparato radicale ben sviluppato. Prima di piantarla, si tratterà ogni singola parte con un fungicida ad ampio spettro a base di zolfo. Una volta effettuato il trattamento, piantare il nuovo rizoma in un vaso contenente terriccio a base di torba mescolato a sabbia (lo stesso che si usa per le piante adulte) e posizionarlo all'ombra e a una temperatura di circa 20°C, fino a quando non inizieranno a spuntare nuovi germogli. Quando ciò avverrà, trattare la pianta di spatifillo come una adulta.
Un avvizzimento e un appassimento repentini delle foglie dello spatifillo indicano una carenza idrica: immergere la pianta in un contenitore con acqua fino a quando non si riprende; lasciar colare via l'acqua in eccesso e, successivamente, intensificare le innaffiature. Inoltre, benché abbastanza resistente, lo spatifillo è soggetto a infestazioni da afidi, da ragnetto rosso o da cocciniglia farinosa: i primi si manifestano con la presenza di piccoli insetti mobili bianco-verdastri; l'attacco del ragnetto rosso, invece, è rivelato dalle foglie che iniziano a ingiallire, si accartocciano e cadono, e dalla presenza di piccole ragnatele sulla pagina inferiore delle foglie stesse; la cocciniglia farinosa, infine, causa macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie. In tutti e tre i casi, sarà bene trattare la pianta con antiparassitari specifici.
Una recente ricerca scientifica, ha dimostrato la capacità di alcune piante in vaso di purificare l’ambiente ed abbattere così, anche se in una piccola percentuale, l’inquinamento domestico. Tra i vari campioni di piante analizzate, lo spatifillo è stato il vincitore indiscusso della competizione. La pianta infatti è in grado di assorbire una quantità di sostanze nocive maggiore rispetto alle altre come la trielina, il benzene e la formaldeide. Spesso siamo alla ricerca di rimedi efficaci contro il problema inquinamento senza trovare soluzione mentre, senza neppure saperlo, possediamo in casa piante comuni in grado di realizzare questo importante incarico. Lo spatifillo è inoltre molto facile da coltivare! Cosa aspetti? Compralo anche tu e rendi i tuoi ambienti più sani e vivibili!
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