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La coltivazione dell'olivo avviene in un ambiente mediterraneo nel quale la temperatura non scenda oltre i 7-8 gradi sotto lo zero; brevi gelate possono lasciare per anni tracce nell'apparato vegetativo. L'elevata umidità del suolo e dell'aria è un fattore negativo. In genere la coltivazione dell'olivo non supera i 450 metri sul livello del mare, ma in posizioni favorevoli può andare oltre. L'olivo è adattabile a tutti i tipi di terreno ma preferisce i suoli calcarei o calcarei argillosi, purché ben drenanti, di impasto medio. È bene evitare i terreni sabbiosi e quelli troppo compatti. L'olivo è una pianta robusta, poco esigente e molto longeva a discapito dell'inizio della fruttificazione. Per ottenere un buon uliveto bisogna curare la forma delle piante, che necessitano di un'accurata potatura,pulizia e disinfezione delle parti malate.La potatura favorisce la produzione delle olive. Il taglio di formazione su una giovane pianta, eliminando i rami, permette la formazione di un monotronco che rinforza la linea centrale. Il taglio di fruttificazione, limitato all'estetica della pianta, deve essere annuale e poco profondo per non danneggiare la produzione delle olive.
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Molta attenzione va prestata alla preparazione del terreno e alle concimazioni. La concimazione varia da zona a zona, in funzione del tipo di terreno e del tipo di coltivazione. Ricordando che è una pianta poco esigente, l'olivo può sopravvivere per anni senza la somministrazione di fertilizzanti. Tuttavia, per ottenere una produzione importante, anche dal punto di visto qualitativo delle olive, è necessaria una concimazione annuale di sostanze minerali e/o organiche. In generale, l'olivo utilizza bene concimi a lento effetto somministrati nell'impianto: nel corso della vegetazione è possibile effettuare sovesci, ripetute zappature e irrigazioni. È molto importante fare attenzione al periodo in cui il concime viene somministrato. I periodi in cui il fabbisogno della pianta aumenta sono la ripresa vegetativa, all'inizio della primavera, e la formazione dei frutti,in primavera-estate.
Gli attacchi alla pianta di olivo sono differenti a seconda che si tratti di una pianta giovane o di una che è già nello stadio produttivo. La Fumaggine o "nero d'olivo" è un fungo, trasportato dalla cocciniglia o dalla psilla che produce sulle foglie una polvere nera che impedisce all'albero di respirare. Per prevenirla bisogna vaporizzare sulle foglie prodotti a base di rame o solfiti. Il Cycloconium o "occhio di pavone" si presenta come una macchia rotonda di colore bruno e può causare più danni perché colpisce anche i frutti. Lo si previene attraverso la vaporizzazione di prodotti a base di ossicloruro e solfato di rame. La Verticillosi è un fungo che invade la pianta attraverso il sistema linfatico quando si verificano danni alle radici o durante la potatura. Ne consegue il disseccamento di alcuni rami. Il Cancro (o rogna) si presenta come un'escrescenza del legno che spesso si forma dopo una gelata. Per questi ultimi due tipi di infezione non esistono trattamenti. Diversi insetti attaccano fiori, foglie e frutti dell'olivo. La più importante è la mosca delle olive che, deponendo le sue uova all'interno dell'oliva, le spolpa. Il trattamento preventivo prevede la nebulizzazione di un miscuglio di sostanze attrattive e insetticidi, quello curativo usa il dimetoato.
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