Aglio - Allium

l'Aglio

L’aglio è una pianta erbacea bulbosa perenne che trae la propria origine dalle zone desertiche asiatiche. Oggi questa pianta è coltivata un po’ in tutto il mondo; i maggiori produttori mondiali di aglio sono la Cina, la Corea, l’India, Indonesia e Thailandia mentre tra i paesi europei la Spagna, la Francia e l’Italia dove questa produzione si localizza soprattutto in Campania, veneto, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Abruzzo. L’aglio è molto usato in cucina per aromatizzare e dare sapore alle varie pietanze ma anche per le sue proprietà terapeutiche che spiegheremo più avanti. Tantissime specie di aglio sono usate per scopi decorativi, oggi in commercio troviamo circa trenta varietà; l’Allium Sativum e l’Allium Moly erano apprezzate come piante da fiore già nel 1800. L’apparato radicale dell’aglio è di tipo fascicolato e poco profondo, le radici non vanno oltre i trenta centimetri di profondità. Il fusto è piccolo e presenta una forma appiattita, raggiunge una lunghezza massima di circa tre centimetri e due di larghezza, in genere viene chiamato disco o girello. Le foglie dell’aglio si sviluppano alla base avvolgendosi l’una all’altra e avvolgendo anche il fusto tantè che molte volte vengono confuse con il fusto stesso, hanno una forma lineare che termina con una punta, possono essere lunghe fino ad ottanta centimetri e larghe fino a tre. Il bulbo dell’aglio può racchiudere fino a quattordici spicchi attaccati fra loro e protetti da una pellicina somigliante a della carta; questi spicchi rappresentano l’organo necessario per il processo di moltiplicazione. I fiori dell’aglio non sempre si formano e sbocciano anzi, molte volte muoiono prima di aprirsi; sono piccoli ed hanno un colore bianco-rosso-rosa. Vi sarà capitato molte volte di andare dal vostro fruttivendolo e di chiedere una testa di aglio, sì perché la parte che noi mangiamo è il bulbo detto anche “testa”. Come detto in precedenza, i fiori dell’aglio spesso muoiono prima di sbocciare, per questo motivo è molto difficile che questa pianta formi dei semi. Il frutto dell’aglio è una capsula.

Nei tempi antichi, in Grecia, l’aglio era considerata una pianta dell’inferno, mentre in Egitto gli adoratori delle divinità dell’inferno lo usavano sottoforma di ghirlande per decorarsi. Come tutti sappiamo, le credenze popolari associano all’aglio il poter di allontanare streghe e vampiri.

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Specie

allium flavumNumerose sono le specie esistenti di aglio, di seguito vi parleremo delle principali, maggiormente note e coltivate.

Allium Sativum: la specie più famosa e coltivata da cui derivano molte varietà che a loro volta vengono divise in aglio a tunica bianca e aglio a tunica rossa, questi ultimi presentano un ciclo di coltivazione di poco più corto e hanno dei bulbi di grandezza molto superiore.

Allium Vineale: questa specie di aglio la troviamo nelle vigne, nei campi di alberi da frutto, ai lati delle strade. I fiori, quando vengono prodotti, sono di colore rosa-verde protetti da una brattea.

Allium Ursinum: cioè aglio orsino, questa specie bulbosa si sviluppa molto in altezza, ha portamento eretto e sviluppa fiori di colore bianco e grandi foglie che emanano un forte odore di aglio.

Oltre alle specie sopra descritte possiamo trovare anche l’Allium Fragrans e l’Allium Oreaceum.


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Terreno e Tecniche Colturali

allium cernuumL’aglio gradisce terreni a medio impasto e molto ben drenati. Odia terreni ricchi di argilla e quelli molto acidi.

Prima di iniziare la coltivazione dell’aglio il terreno va preparato e arato ad una profondità di circa quaranta centimetri; non bisognerebbe apportare letame in quanto esso può portare alla comparsa di malattie fungine ed influire in modo negativo sulla conservazione dei bulbi. Dopo aver effettuato la prima aratura si potrà passare all’operazione di erpicatura, cioè un lavoro di completamento e rifinitura del terreno prima dell’effettiva semina.

Dove il clima è mite i bulbilli (cioè gli spicchi che compongono il bulbo) vengono interrati nel periodo autunnale, mentre in quelle in cui il clima è più freddo in quello primaverile. La messa a dimora, se fatta manualmente, deve avvenire con la punta dei bulbilli verso l’alto e la profondità dovrà essere di circa cinque centimetri. Prima dell’operazione d’impianto si effettuerà la spicchiatura o sgranatura, cioè la divisione del bulbo in spicchi. Questo procedimento, come quello dell’impianto, può essere fatto a mano oppure con macchine, di seguito parleremo di quello manuale. Per quando riguarda l’impianto manuale, esso consiste nel praticare dei solchi nel terreno e successivamente depositare gli spicchi sul fondo. Ricordatevi di piantare gli spicchi con la punta verso l’alto, in questo modo germoglieranno più velocemente. Riguardo al posizionamento, andranno piantati circa dieci-venti spicchi per metro quadrato, aumentando questo numero si avranno naturalmente quantità maggiori ma di minor grandezza. Questa operazione d’impianto dipende dal clima e dalla varietà di aglio, in alcune zone si effettuerà in ottobre-novembre, mentre in altre fino quasi a marzo. La temperatura ideale per avere una germogliazione più rapida è di circa quindici-venti gradi.


Concimazione ed Irrigazione

allium ursiniL’aglio, come tutte le altre piante, deve essere concimato al fine di fornirgli tutti gli elementi necessari ad un corretto e sano sviluppo. L’azoto va apportato durante la coltivazione, esso favorisce lo sviluppo vigoroso delle foglie e della pianta necessario per ottenere una buona produzione; attenzione però a non esagerare con l’azoto perché una quantità eccessiva porterebbe ad una lenta maturazione dei bulbi. Due elementi utili e indispensabili per una corretta crescita dell’aglio sono il potassio e il fosforo, questi due minerali vanno somministrati nella fase prima dell’impianto, cioè durante l’operazione di lavorazione del terreno. L’azoto invece dona all’aglio il suo caratteristico odore. Il Fosforo ed il Potassio si devono somministrare durante la preparazione del terreno prima della semina mentre l'Azoto (preferibilmente sotto forma di Solfato ammonico) si somministra in due volte durante la coltivazione (in copertura).

In genere l’aglio trae una giusta quantità di acqua dalle piogge, durante la fase di sviluppo e ingrossamento dei bulbi, che di solito coincide con la stagione calda, questa pianta potrebbe aver bisogno di ulteriori irrigazioni. Quando vedrete che le foglie cominceranno a diventare secche vorrà dire che i bulbi avranno cominciato la fase di maturazione, in questo momento sarà necessario interrompere l’apporto di acqua.


Raccolta e Conservazione

L’aglio si può consumare fresco oppure conservarlo, nel primo caso la raccolta si farà in aprile-maggio, mentre nel secondo caso da giugno ad agosto a seconda della zona climatica. Questa operazione si farà quando le foglie saranno secche, si estrarrà la pianta dal terreno e, prima di utilizzarla, si lascerà essiccare su di esso.

Per quanto riguarda la conservazione, l’aglio va tenuto in luoghi asciutti e molto ventilati ad una temperatura di zero gradi. La durata della conservazione varia a seconda dell’ambiente, se molto secco può arrivare anche a sette mesi.


Malattie e Parassiti

Molte sono le malattie provocate da funghi, insetti ecc., che colpiscono l’aglio, cercheremo di spiegarvi le principali e i possibili rimedi.

Un fungo molto dannoso che attacca l’aglio è la peronospora, esso si manifesta con la comparsa di segni aventi varie grandezze di colore bianco-grigio; se l’ambiente è molto ricco di umidità su questi segni si forma della muffa di colore grigio-viola, è sintomo del proliferare di questo fungo. Questa infestazione provoca marciume delle foglie. Per evitare la comparsa di questo fungo sarebbe opportuno evitare i ristagni idrici, ma nel caso il cui l’attacco fosse già avanzato procedere con la somministrazione di prodotti specifici.

Anche la muffa bianca è provocata da un fungo, esso colpisce la pianta prima e dopo lo sviluppo e può attaccare anche i bulbi raccolti; su di essi compare appunto della muffa di colore più o meno bianco e le foglie ingialliscono e seccano. Se il fungo non ha ancora fatto la propria comparsa, sarà opportuno prevenirla con la somministrazione di prodotti specifici, mentre a contaminazione già avvenuta procedere con la disinfestazione del terreno.

L’Aspergillus è un fungo che attacca il bulbo facendolo marcire e si manifesta con la comparsa su di esso di polvere gialla o grigia con puntini neri. Questo fungo attacca la pianta quando essa sia già attaccata da altre malattie oppure sia lesionata. Sarà molto utile mantenere un’umidità bassa ed evitare di provocare lesioni alla pianta.

Anche la ruggine è provocata da un attacco fungino e l’infestazione si manifesta con la comparsa di macchie gialle sulle foglie. Eliminare tempestivamente le parti prese di mira e somministrare prodotti specifici.

Un insetto letale per questa pianta è la mosca chiamata Delia antiqua, attraverso la deposizione delle larve sui bulbi favorisce il conseguente attacco di batteri che a loro volta provocano la morte dell’intera pianta.


Proprietà

L’aglio si usa molto in ambito medicinale. E’ provato scientificamente che possa prevenire raffreddori ed influenze, bronchiti, malattie della pelle ecc.

Il caratteristico odore di aglio viene dato dall’allicina, un principio attivo presente nel bulbo che è un potente antisettico.

L’aglio racchiude in se anche molte proteine, potassio, vitamine e sali minerali; può favorire la circolazione, può agire come antibiotico ed espettorante; molto utile ai diabetici per il suo potere ipoglicemizzante.

Il succo fresco di aglio è un efficace disinfettante utili per tenere lontano germi e batteri che possono favorire la comparsa di patologie.

Un tempo, durante la seconda guerra mondiale, i combattenti usavano portare con sé degli spicchi di aglio che schiacciavano sulle ferite per prevenire le eventuali infezioni.

Come abbiamo detto in precedenza, l’aglio ha molte qualità positive che ci possono aiutare a star meglio, attenzione però a non esagerare, il consumo esagerato di aglio crudo può provocare irritazioni all’intestino e causare anemia.



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  • fiore dell aglio L'aglio è una della piante aromatiche più coltivate al mondo, se ne hanno tracce già ai tempi degli antichi egizi, e la
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