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Il luogo migliore per la messa a dimora del calicanto è generalmente uno spazio ombreggiato o semi-ombreggiato. Per quanto riguarda la potatura della pianta, non sembra essere particolarmente necessaria perché essa tende a non svuotarsi mai del tutto e le radici continuano a produrre nuovi polloni basali che contribuiscono a mantenere l'arbusto piuttosto pieno e denso. Si richiede una potatura solo quando il calicanto sviluppi dei rami troppo estesi.Per quanto riguarda la propagazione della pianta, i fiori tendono a trasformarsi in capsule legnose che contengono i semi. Questi semi andranno sparsi in primavera in un terriccio costituito da sabbia e torba in egual misura. Generalmente, i semi impiegano qualche settimana per germinare. Un accorgimento importante durante il processo di germinazione è quello di mantenere il terriccio sempre umido.
Per la corretta concimazione del calicanto si consiglia di procedere in primavera ed in autunno con un concime granulare a lenta cessione. Il fertilizzante utilizzato dovrà contenere i tre macroelementi chimici fondamentali: potassio, azoto e fosforo. In aggiunta a questi elementi è importante fornire alla pianta anche microelementi quali ferro, rame, boro, magnesio e zinco. Il concime andrà sparso sul terreno ai piedi dell'arbusto. La grande adattabilità del calicanto si riflette anche sul tipo di terreno che sarà possibile sfruttare per la sua coltivazione. La pianta infatti non sembra preferire un suolo acido piuttosto che uno alcalino. L'unico accorgimento di cui tenere conto è che il terreno sia ben drenato e fresco. Per rendere il substrato piuttosto drenante è consigliato aggiungere dell'argilla.
I germogli del calicanto possono venire attaccati facilmente dagli afidi. Questi insetti si propagano specialmente in primavera e dunque è bene procedere rapidamente con degli antiparassitari per evitare la loro diffusione in tutto il giardino. Nel caso in cui non si procedesse rapidamente, gli afidi potrebbero distruggere completamente i germogli della pianta. L'eccessiva irrigazione della pianta può invece causare la marcitura delle radici e la conseguente morte dei rami. Sospendere il processo di bagnatura può essere d'aiuto nel risolvere il problema. Inoltre, alcuni rami possono essere rovinati dal caldo asciutto. In questo caso è bene aiutare la pianta con delle bagnature della chioma specialmente durante le prime ore del mattino evitando in questo modo di causare ulteriori scottature della pianta.
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