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Le giovanissime piantine tenute in semenzaio possono essere trapiantate in un vasetto singolo solo quando avranno messo un paio di foglie oltre a quelle della germinazione. La misura indicativa che raggiungeranno sarà di 20cm. In questa fase dovremo sempre bagnare il terreno senza però esagerare. Far sviluppare una piantina troppo alta a causa dell'abbondante irrigazione significherebbe ottenere un esemplare adulto con un apparato fogliare rigoglioso ma poco produttivo. Anche la pianta messa direttamente a dimora andrà irrigata con attenzione. In questi mesi la normale stagionalità può essere caratterizzata da piogge frequenti e intense. Le precipitazioni atmosferiche potrebbero anche essere sufficienti e bisognerà intervenire solo quando le piogge si faranno aspettare per alcuni giorni. Indicativamente calcoleremo che le piantine vanno annaffiate 2 volte per settimana, dalle piogge naturali o con annaffiature manuali.
Il terreno dove andremo a collocare i pomodori dovrà essere preparato con anticipo rispetto alla semina o al trapianto. Dopo una vangatura profonda di oltre 40cm procederemo con la concimazione a base di stallatico e compost. Ricopriremo con altra terra e distribuiremo con il rastrello, in attesa che le piogge stagionali facciano assorbire le sostanze alla terra. Non dovrebbe essere necessario, durante questi mesi, annaffiare ma il terreno di preparazione non dovrà comunque rimanere asciutto per troppo tempo. Quando sarà pronto per ospitare i pomodori passeremo alle operazioni di messa a dimora delle piantine. In fase di fioritura dopo aver rincalzato adeguatamente ed aver sfemminellato, cioè tolto i getti ascellari, potremo aggiungere un ulteriore fertilizzazione. L'apporto idrico verrà aumentato con annaffiature più generose, da effettuarsi preferibilmente nelle ore dopo il tramonto o la mattina.
La pianta del pomodoro è abbastanza resistente ed è sufficiente assicurarla ad un supporto per farla sviluppare. Va collocata a tutto sole, in una zona dell'orto dove per almeno 4 anni non sono state coltivate altre piante della famiglia delle solanacee. Ama il caldo estivo e richiede tuttavia interventi frequenti e abbondanti di irrigazione. Il pomodoro può essere attaccato da patologie fungine, parassiti e insetti. Se vogliamo evitare i prodotti antiparassitari possiamo aggiungere alla normale acqua un decotto naturale di erbe o provare a consociare alcune piantine di basilico che funzionano da repellente naturale. Le avversità legate all'apporto idrico possono essere i marciumi radicali o dei frutti. Correggendo le annaffiature e limitandole al bisogno la problematica dovrebbe sparire spontaneamente. In fase di fioritura e fruttificazione la pianta ha bisogno di più nutrienti ed è normale notare un ingiallimento delle foglie a partire da quelle in basso. Sarà sufficiente continuare ad irrigare con frequenza e i pomodori cresceranno saporiti e succosi.
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