Dopo aver preparato i fiori, si passa a pressarli per la fase di essiccazione. In commercio è possibile acquistare una pressa per fiori, reperibile sia in negozi specializzati in belle arti o fai-da-te, sia in siti online, ma si può realizzare anche in casa. È composta sostanzialmente da due tavolette in legno (generalmente compensato o legno di abete), unite da quattro barre filettate poste agli angoli, che si stringono tra di loro mediante viti a farfalla. Al centro delle due tavole si trovano dei fogli di cartone, destinati ad ospitare i fiori. In alternativa alla pressa, si può ovviare al problema utilizzando due grossi libri pesanti. Prima di inserire i fiori, si avrà cura di stendere uno strato di carta di giornale ed uno di carta assorbente sulla tavoletta inferiore, poi si posizionerà il fiore sistemandolo nella posa desiderata, ricoprendolo infine con altra carta assorbente e di giornale. Posta la tavoletta superiore, si stringeranno le viti e si aspetterà la totale essiccazione, cambiando a giorni alterni gli strati di carta (in questo modo, i liquidi presenti nei tessuti del fiore verranno assorbiti).
Generalmente, per fiori di piccola taglia, due settimane sono sufficienti alla totale essiccazione. Per facilitare la procedura, la pressa dovrà essere posizionata in un luogo asciutto e arieggiato, con temperature che siano superiori almeno ai 20 gradi. Superato il periodo, i fiori vanno tolti dalla pressa con l’ausilio di una pinzetta liscia a presa morbida, afferrandoli per lo stelo (la parte più resistente) e mai per i petali, che rischiano di rompersi o lacerarsi con estrema facilità. Fiori con corolla ampia e carnosa (come rose, iris, tulipani, calle) dovranno restare nella pressa anche più di un mese (con sostituzioni giornaliere di carta assorbente), permettendo così un’essiccazione ottimale ed evitando la comparsa di muffe dovute ai ristagni di liquidi. Una volta estratti, i fiori secchi pressati così ottenuti vanno posizionati su di un vassoio coperto di carta, lasciandoli a riposo uno o due giorni nello stesso ambiente asciutto (evitando però l’esposizione diretta alla luce del sole, che ne provocherebbe lo scolorimento).
I fiori secchi pressati trovano una larga applicazione mediante le tecniche più disparate. La prima in assoluto è quella della realizzazione di quadri e cornici, dal momento che il ridotto spessore dei fiori ottenuti si presta agevolmente alla chiusura sotto vetro. Sovente ai fiori nei quadri si addizionano foglie o ali di farfalla, in raffinate composizioni naturalistiche colorate. Un’altra applicazione è quella del decoupage: questa antica arte veneziana vede l’inglobamento su mobili o superfici varie di ritagli e disegni, ma anche i fiori si possono usare allo scopo, preventivamente trattati con prodotti appositi per evitarne la rottura. Anche la creazione di buste e carta da lettere vede l’uso dei fiori pressati, nonché il classico erbario divulgativo o posizionato in determinati angoli a scopo ornamentale.
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