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La riproduzione del glicine avviene per seme, talea, innesto o propaggine. Il glicine in vaso va messo a dimora ad inizio primavera, quando le condizioni climatiche sono più favorevoli. Su fondo del vaso occorre mettere uno strato di ghiaia per favorire il drenaggio, ed uno di stallatico maturo, per dare nutrimento alla pianta. Sopra al letame porre uno strato di terriccio prima di collocare nel vaso la pianta. Posizionare nel vaso anche eventuali sostegni, che permetteranno alla pianta di crescere in maniera ordinata. Le operazioni di potatura vanno eseguite due volte all'anno: in inverno e in estate. Quest'ultima serve per accorciare i rami che si presentano troppo lunghi in funzione della forma che vogliamo dare alla pianta. Soprattutto per le varietà coltivate in vaso diventa fondamentale contenere la crescita, anche per il minor spazio a disposizione. La potatura da eseguire al termine della stagione più fredda serve invece ad eliminare i rami secchi e danneggiati dalle rigide temperature invernali. Il glicine sopporta molto bene temperature di diversi gradi sotto lo zero, pur prediligendo posizioni ben soleggiate.
Il glicine predilige terreni ricchi di sostanze nutritive. Per questo motivo nel momento della sua messa a dimora in vaso è importante far seguire, ad uno strato di ghiaia utile per il drenaggio, un piano di stallatico maturo. La coltivazione in vaso ha come caratteristica la minore quantità di terriccio a disposizione della pianta da cui assorbire le sostanze necessarie alla sua corretta crescita. Per questo motivo è importante predisporre una concimazione periodica che comprenda un prodotto granulare bilanciato a lenta cessione da collocare alla base della pianta a fine autunno. Nelle annaffiature estive è consigliato l'utilizzo di un concime liquido a base di potassio e fosforo, da diluire nell'acqua una volta al mese. Quest'ultimo accorgimento permetterà di ottenere una fioritura abbondante a scapito della vegetazione.
Il glicine in vaso non è particolarmente predisposto alle malattie ed all'attacco degli insetti. I principali insetti che possono attaccare la pianta sono il ragnetto rosso, gli afidi e la cocciniglia. In caso di infestazione sarà sufficiente rimuovere le zone interessate della pianta ed intervenire con un insetticida apposito, disponibile nei centri specializzati per il giardinaggio. Tra le malattie che colpiscono più frequentemente il glicine in vaso troviamo la clorosi, determinata dalla insufficiente quantità di ferro nel terreno. I primi sintomi di questa malattia si avvertono nelle foglie, che non riescono a svolgere la loro regolare funzione clorofilliana ed ingialliscono. In questo caso sarà sufficiente intervenire con un prodotto a base di ferro per riequilibrare le regolari funzioni della pianta. Per una fioritura abbondante è consigliato posizionare la pianta in aree ben soleggiate e riparate dai forti venti, che potrebbero danneggiare i suoi steli.
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