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Esistono moltissime specie e varietà di Jasminum, di seguito elencheremo e spiegheremo le principali:
Il gelsomino è una pianta sia arbustiva che rampicante, appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Comprende diverse specie, circa 200, prevalentemente usate a scopo ornamentale. La principale caratt...
Il Gelsomino officinale, detto anche gelsomino bianco, si caratterizza per essere una pianta rampicante che può arrivare ad avere anche un'estensione pari a quindici metri.Si tratta di una rampicant...
Il Gelsomino polyanthum fa parte della grande famiglia rappresentata dalle Oleacee: stiamo parlando di un genero che include un numero di specie superiore a trecento, tra cui possiamo trovare anche de...
Stiamo parlando di una rampicante che ama stare in luoghi a diretto contatto con i raggi del sole, oltre al fatto che abbisogna anche di un substrato particolarmente ricco di sostanza organica, partic...
Come detto in precedenza, con i fiori del gelsomino si possono preparare ottimi the e tisane molto profumate, ma anche confetture molto aromatiche. Messo nell’acqua usata per fare il bagno, può avere effetto calmante. In aromaterapia il gelsomino è usato come inibitore del dolore e fautore di uno stato di serenità e benessere. Utile per le donne, il gelsomino è utilizzato anche per rendere più semplice il parto. Il gelsomino giallo è ottimo contro l’influenza, il raffreddore e il mal di testa.
Il gelsomino ama essere coltivato in luoghi soleggiati, freschi, necessitano di un terreno a medio impasto, sciolto e ricco di sostanza organica. Per le piante coltivate in vaso è necessario procedere al rinvaso in un terriccio universale nel periodo primaverile o fine estivo a seconda della varietà, una volta all’anno. Il miglior terriccio per il gelsomino dovrebbe essere composto da torba e sabbia, quest’ultima per avere un ottimo drenaggio dell’acqua d’irrigazione perché, come moltissime altre piante già descritte, anche il gelsomino non ama i ristagni idrici. Questa pianta ha uno sviluppo veloce ed, essendo per la maggior parte delle specie a carattere rampicante, abbisogna di supporti per una crescita ottimale. Da evitare sempre è l’esposizione a sole diretto, il gelsomino può danneggiarsi. Per la coltivazione in vaso, nella stagione invernale, dovremmo proteggere il gelsomino.
La moltiplicazione del gelsomino avviene, in genere, per talea. Le talee dovranno avere una lunghezza di dieci-quindici centimetri e andranno prelevate dalla pianta madre in periodi diversi a seconda di quello della fioritura: se fioriscono in primavera si prelevano in autunno, se fioriscono in inverno si preleveranno nella stagione primaverile. Tagliate le talee facendo sempre attenzione ad usare un coltello affilato e pulito. Come spiegato più volte, a questo punto andranno tolte le foglie nella parte più bassa e si metteranno le nostre talee in una soluzione che favorisca lo sviluppo delle radici; ora, in un terriccio ricco di sostanza organica con della sabbia, si pongono le talee, si copre il contenitore con le talee con della plastica e lo si sistema in una zona ombreggiata ad una temperatura di circa 18-21°C. Ricordatevi di mantenere sempre il terriccio alla giusta umidità e, se necessiterà di essere bagnato, farlo con acqua non calcarea. Alla comparsa dei nuovi germogli, togliere la plastica e porre il contenitore in posizione con maggior luce ma sempre con temperatura di circa 18-21°C. Quando le piantine saranno abbastanza cresciute, trapiantarle in un vaso più grande.
La pianta del gelsomino va concimata in un periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate; somministrare del concime liquido sciolto nell’acqua d’irrigazione ogni quindici giorni, al di fuori di questo periodo sospendere questa operazione. Il concime ideale dovrebbe contenere tutti gli elementi necessari per un ottimo sviluppo: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno.
Il gelsomino va tenuto umido soprattutto nel periodo estivo e quando si effettua il trapianto, facendo attenzione però a non provocare ristagni idrici con un apporto esagerato di acqua.Essendo una pianta rampicante, il gelsomino va potato soprattutto per donargli una forma maggiormente ordinata e contenuta. Si tagliano i germogli che conferiscono alla pianta una forma poco armoniosa e si eliminano anche quelli secchi o deboli. I rami che si presentano esili e poco sani vanno tagliati alla base. Dopo l’operazione di rinvaso, il gelsomino va leggermente potato per favorirne una crescita ben ordinata.
Il gelsomino può essere soggetto ad alcune malattie e soprattutto essere vittima degli attacchi di parassiti, come per altre piante, di seguito vi illustreremo i principali e più ricorrenti nemici che possono danneggiare la nostra pianta e gli eventuali rimedi o accorgimenti:
Ad esempio, se notate che le foglie della pianta appassiscono e diventano secche, questo potrebbe essere un sintomo causato da un nostro errore, cioè un eccessivo o un carente apporto di acqua durante l’innaffiatura. Dobbiamo cercare di mantenere sempre un terreno umido ma nello stesso tempo stare attenti a non provocare ristagni idrici che sarebbero molto dannosi per la salute della pianta.Gli afidi, quei fastidiosi pidocchietti, colpiscono anche la pianta del gelsomino, hanno un colore bianco-giallastro; nel caso di infestazione da questo parassita, procedere con la somministrazione di antiparassitari. Se il terreno in cui è coltivata la nostra pianta fosse troppo umido, si potrebbe andare incontro anche ad un manifestarsi di muffa grigia, questo fenomeno è provocato da un fungo. Un altro parassita che attacca questa pianta è la cocciniglia. .
Delicato, raffinato ed elegante. Profumo intenso e inebriante. Ma cosa nasconde dietro la sua apparenza il gelsomino? Nel linguaggio dei fiori tutte le specie portano in se un particolare significato, un messaggio che si può trasmettere senza l’utilizzo della parola.
Il genere jasminum, appartenente alla famiglia delle Oleacee, conta circa 250 specie di arbusti da fiore, spesso rampica
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