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La lattuga predilige un terreno neutro, sufficientemente dotati di sostanza organica e ben drenato. La pianta può tuttavia svilupparsi in diversi tipi di terreno, riuscendo a tollerare abbastanza facilmente anche un'alta presenza di calcare. Per ciò che concerne le varietà più precoci di lattuga è assai consigliabile un terreno molto ricco di humus.
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Per una buona crescita della pianta si consiglia l'utilizzo di 3 quintali di letame o composto maturo ogni 100 metri quadri di campo, da distribuire subito, al momento della prima lavorazione del terreno. Bisogna inoltre tenere conto che la lattuga si nutre in abbondanza di potassio, ed è perciò consigliabile arricchire il terreno con una buona quantità di cenere di legna.
La lattuga si associa molto bene ad altre piante come cavolo, spinaci, pomodori, cipolle, fagioli. E' consigliabile attendere almeno due anni tra una coltivazione di lattuga e un'altra nel medesimo terreno.
Da effettuarsi in semenzaio oppure in pieno campo. Nel primo sarà sufficiente l'utilizzo di 1 grammo o poco più di semi per metro quadrato. Mentre per il secondo caso, bisognerà utilizzare almeno 3 semi per ogni postarella collocate a 30 centimetri circa di distanza tra le diverse file e sempre a 30 centimetri nella stessa fila, o, in alternativa, negli appositi solchi distanziati di 40 centimetri circa, collocando una dozzina di semi. Il seme è molto piccolo è andrà posizionato quasi in superficie ad una profondità di un centimetro ma anche poco meno. La successiva germinazione avverrà dopo una decina di giorni circa. Il seguente trapianto andrà effettuato dopo poco più di un mese, nel momento in cui le piccole piante avranno più di 5 centimetri di altezza e almeno 4 foglie sviluppate. Per ciò che riguarda le lattughe invernali, si dovrà interrare il colletto per scongiurare danni riguardanti il gelo. Invece le lattughe estive, primaverili e autunnali, lontane dai pericoli legati a gelate, andranno alla definitiva messa a dimora tenendo il colletto ad un centimetro in superficie sul terreno.
Un consiglio importante è effettuare un'abbondante irrigazione, prestando attenzione a non bagnare le foglie, che altrimenti potrebbero marcire. Si può operare con un apposito annaffiatoio a mano agendo tra le file delle piante, oppure con un getto senza pressione, per innaffiare soltanto il terreno. E' consigliabile, inoltre, in caso di eccessiva esposizione al sole delle lattughe nelle stagioni più calde, intervenire in qualsiasi modo con una leggera ombreggiatura.
Si effettua a scalare per tutta la durata dell'anno. Ogni 100 metri quadrati si arriva ad una produzione di circa 2 quintali di lattughe da taglio e 3 quintali di lattuga romana e a cappuccio.
Queste appena citate sono anche le varietà più comuni di lattuga. Infatti distinguiamo principalmente tra: lattuga a cappuccio, caratterizzato da un cespo globoso con foglie che avvolgono la struttura limitate da margini dentellati. Lattuga romana, con un cespo più allungatole foglie più erette e coste di maggiori dimensioni e spesso di colore verde più scuro. Lattuga da taglio, che presenta foglie dalla forma variabile e senza un cespo come le altre.
Ricordiamo tra i parassiti più pericolosi per la lattuga gli afidi, che causano danni a foglie e fiori e la cui presenza è facilitata da un esubero di azoto delle fertilizzazioni. Ad attacco avvenuto si può intervenire utilizzando piretro oppure cenere di legna. Un altro pericolo per la pianta è rappresentato dal mosaico che si presenta causando pustole gialle sulle foglie che dovranno essere staccate e poi eliminate. Un ulteriore problema è spesso causato dalla peronospora che causano macchie biancastre sulle foglie. In caso di infezione di questo tipo si dovrà intervenire staccare le piante colpite ed eliminarle, intervenendo in seguito con un apposito prodotto rameico.
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