glucomannano

Cos’è

Il glucomannano è una fibra vegetale estratta dalla radice dell’Amorphophallus konjak, pianta erbacea perenne originaria del Giappone e dell’Indonesia e appartenente alla famiglia delle Araceae. Con il termine glucomammano comunemente si indica anche l’intera pianta che viene coltivata nell’Asia dell’Est e prevalentemente usata nella cucina locale per preparare tagliatelle e ragù. La parte usata della pianta è proprio la radice da cui si estrae la fibra altrettanto conosciuta con il nome di glucomannano. Questa fibra si presenta come una polvere cristallina di colore biancastro, con odore lieve e un sapore molto caratteristico. Il koniak, nella parte radicale, contiene circa il 64% di glucomannano. Si tratta di una pianta dall’aspetto davvero curioso e stupefacente. All’inizio si presenta come un tubero grosso quanto un pompelmo e del peso di alcuni chili. Fiorisce a primavera emettendo un olezzo simile a quello della carne putrescente. Appena il fiore appassisce, nello stesso punto appare una foglia. Questo è anche il momento in cui il koniak inizia a sviluppare le radici. La pianta, o meglio il tubero a forma di pompelmo, va piantato in primavera facendo attenzione a trovare spazio nel terreno per permettere alla pianta di far propagare le radici. Il terreno deve essere umido e ricco di sostanze nutrienti. Il suolo va innaffiato proprio nel momento in cui si sviluppano le radici, poiché la pianta in questa fase consuma grandi quantità di acqua. Dopo che la foglia sarà appassita il tubero si potrà raccogliere e conservare in un luogo asciutto. Il koniac gradisce esposizioni soleggiate anche se sopporta bene le basse temperature.
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Proprietà

glucomannano2 La principale caratteristica del glucomannano è quella di essere una delle fibre vegetali più vischiose che esistano. E’ perfettamente solubile in acqua dove ha la capacità di gonfiarsi fino a sessanta volte il suo peso. Per questa sua peculiarità il glucomannano viene usato come coadiuvante di diete ipocaloriche e come integratore alimentare per la perdita di peso. Una volta raggiunto lo stomaco, infatti, il glucomannano si gonfia aumentando il senso di sazietà e riducendo l’appetito. La sua composizione chimica è quella di una catena di zuccheri, ovvero glucosio e mannosio che non vengono assorbiti dall’organismo. Proprio per questo motivo la suddetta sostanza vegetale impedisce il rialzo della glicemia, fattore che si rivela utile, se non indispensabile, nei pazienti diabetici. La sua vischiosità all’interno delle pareti intestinali evita anche l’assorbimento dei grassi le cui molecole restano proprio intrappolate nelle sue fibre, venendo poi eliminate con le feci assieme a tutto il contenuto di fibra non assorbito. Studi hanno evidenziato che questo meccanismo “cattura grassi” ha ridotto significativamente i livelli sierici di colesterolo, aiutando moltissimo la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Il glucomannano evita anche il contatto dell’intestino con le sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene che vengono sempre catturate dalla fibra ed eliminate. Per questo viene considerato anche un utile integratore per la prevenzione dei tumori del colon. Il rigonfiamento del glucomannano all’interno dell’apparato gastrointestinale permette anche di stimolare la peristalsi e di combattere la stipsi.

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    Usi

    Il glucomannano trova impiego non solo come integratore alimentare, ma anche nell’industria omonima. Trattandosi di una fibra che si comporta come una specie di gomma densa e molto vischiosa viene, infatti, anche usata come gelitificante, addensante e emulsionante di molti prodotti alimentari quali bevande, pastelle per impanare, caramelle, condimenti per insalate, minestre, sughi e altri alimenti confezionati e congelati. Nei paesi di origine i tuberi del glucomannano vengono consumati cotti, poiché crudi sono molto tossici. Nei regimi alimentati dimagranti il glucomannano si usa come integratore per soggetti diabetici e obesi. La dose consigliata è da uno a quattro grammi al giorno per almeno otto settimane consecutive. Alcuni studi rilevano che basterebbe solo questo tipo di dosaggio per ottenere una significativa riduzione del peso e una normalizzazione dei valori sierici di colesterolo, mentre altri considerano il glucomannano solo un puro integratore che per funzionare va necessariamente accompagnato a un sano stile di vita, fatto di attività fisica e di alimentazione equilibrata. Come integratore, il glucomannano viene prodotto sotto forma di capsule e compresse contenenti estratto secco. La dose consigliata è di sei capsule da 500 mg al giorno, da assumere prima dei pasti principali, ma il dosaggio corretto va obbligatoriamente prescritto da un medico. Altra forma commerciale del glucomannano è la polvere micronizzata che prevede un dosaggio ideale di due, tre grammi al giorno da assumere con abbondante acqua almeno un’ora prima dei pasti. Il glucomannano va necessariamente assunto con abbondante acqua perché essendo molto vischioso, appena giunto all’intestino, comincia a indurirsi provocando o peggiorando anche la stipsi che si tenta di combattere. Altri effetti collaterali segnalati sono il gonfiore e il meteorismo che scompaiono dopo averne sospeso il consumo. Il glucomannano interferisce anche con l’assorbimento dei farmaci e delle vitamine liposolubili e se ne sconsiglia l’uso in caso di ulcera peptica ed ernia iatale.


    glucomannano: Costi dei prodotti

    Il glucomannano si trova facilmente in erboristeria, farmacia, parafarmacia e nei siti di e-commerce. I costi di questo integratore variano in base al canale di acquisto, alla marca del produttore e alla composizione delle forme “commerciali”. Una confezione da 60 capsule costa circa 16 euro. Le confezioni di 80 o 90 compresse costano tra otto e 12 euro. La polvere micronizzata di glucomannano in doppia confezione, da 14 bustine, costa circa 22 euro.



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