Lenticchia

Cos’è

La lenticchia è una pianta erbacea a ciclo annuale, per uso alimentare, coltivata in ogni parte del mondo, anche se i livelli di produzione di mantengono più bassi rispetto ad altre specie coltivate. Varietà spontanee si possono trovare nell’area mediterranea e nell’Asia occidentale da cui ha origine. Il suo nome botanico completo è Lens culinaris, chiamata anche lente o carne dei poveri poiché in passato era l’alimento principale delle popolazioni economicamente più svantaggiate. Era conosciuta dagli antichi Egizi e da Greci e Romani, ma le sue origini storiche coincidono con le antiche popolazioni della Mesopotamia ( oggi Siria e Iraq). La fama di questo legume nasce proprio grazie all’episodio biblico della Genesi, in cui Esaù cede, al fratello Giacobbe, la primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie, tanto che oggi il termine “piatto di lenticchie” viene usato come sinonimo di svendersi in cambio di qualcosa di poca importanza. La lenticchia, però, contrariamente alla tradizione, è un legume molto apprezzato in campo alimentare, anche per alcune sue proprietà officinali che vedremo nei paragrafi successivi. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Papilionaceae e all’ordine delle Leguminose. Si presenta con un fusto molto basso ( fino a 40 centimetri di altezza) foglie opposte e fiori piccoli. Il frutto è formato da un baccello che contiene all’interno dei semi di forma tondeggiande e appiattita, le lenticchie appunto, dette anche granella. La pianta cresce nei terreni asciutti e poco fertili, mentre non rende bene in quelli troppo umidi o calcarei. La coltivazione avviene in primavera, mentre la raccolta avviene nei mesi estivi, ovvero tra giugno e luglio. Dopo la raccolta, le piante della lenticchia si devono fare essiccare in un luogo soleggiato. Dopo alcuni giorni si esegue la battitura ed, infine, la raccolta dei semi. Esistono diverse varietà di lenticchia che si distinguono per le dimensioni dei semi e per il loro colore. Esistono le lenticchie grandi, medie e piccole. Queste ultime sono ritenute le più pregiate. Il colore del seme varia dal marrone, al rosso, al verde, al biondo. Tra le varietà più pregiate si ricordano le lenticchie di Altamura e di Villalba, di colore verde, quelle di Norcia e di Colfiorito.
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Proprietà

lenticchia2Le lenticchie sono molto ricche di carboidrati e proteine. Dal punto di vista nutrizionale 100 grammi di lenticchie contengono le proteine di 215 grammi di carne. Altre preziose sostanze sono: ferro, fosforo e vitamine del gruppo B. Le lenticchie, per la loro composizione alimentare, sono l’alimento ideale per coloro che devono seguire un’alimentazione priva di glutine, come nel caso del morbo celiaco, patologia che si manifesta con una grave intolleranza al glutine del frumento. Chi soffre di meteorismo, dispepsia e cattiva digestione dovrebbe, invece, consumare solo la farina di lenticchie. Il contenuto proteico delle lenticchie e di ferro è anche indicato in caso di stanchezza o astenia, ascessi e durante l’allattamento. Le proprietà della lenticchia sono, infatti, galattologhe e risolventi. L’assunzione di lenticchia sembra accrescere la produzione di latte nelle donne che allattano, decongestionando le mammelle. L’effetto risolvente ( decongestionate) si esplica anche su altre parti del corpo come le articolazioni. Il consumo di lenticchie è indicato anche per tenere sotto controllo i trigliceridi e ripristinare il funzionamento del metabolismo energetico. Azione che si esplica grazie all’azione delle vitamine del gruppo B, specie la B3. Tra i principi attivi delle lenticchie ricordiamo anche la vitamina B1 che potenzia la concentrazione e la memoria.


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Usi

Il principale uso della lenticchia è in cucina. Nutrendosi di lenticchie se ne potranno, infatti, apprezzare anche gli effetti benefici. Le lenticchie sono un alimento ottimo per preparare zuppe e minestre, anche in combinazione con altri legumi. La tradizione culinaria italiana vuole che la vigilia di Capodanno si consumino le lenticchie con cotechino o zampone di maiale. Un piatto gustosissimo, anche se decisamente calorico. Per una cottura ottimale le lenticchie vanno tenute in acqua per almeno otto ore. Se l’acqua è troppo calcarea c’è però il rischio che si induriscano ancora di più. In tal caso bisogna aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio o usare acqua più “leggera”. L’operazione di ammollo potrebbe distruggere gran parte delle vitamine delle lenticchie, ecco perché si preferisce consumare quelle piccole che cuociono più facilmente senza necessità di ammollo, ma solo aggiungendo un po’ di bicarbonato di sodio durante la cottura, che non deve superare i 40 minuti. Per un consumo ottimale della lenticchia meglio usare le varietà da coltivazioni biologiche non trattate con antiparassitari, come le lenticchie di Ustica. Lenticchie che cuociono velocemente sono quelle rosse, dette anche egiziane, private della buccia per via di un’antica e infondata tradizione che la riteneva nociva.


Lenticchia: Costi dei prodotti

Il costo delle lenticchie varia in base alla qualità e varietà. Mezzo chilo di lenticchie di Colfiorito costano circa 5 euro. Più costose le lenticchie di montagna che non richiedono operazione di ammollo. Una confezione da un chilo costa anche 14 euro.



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