Melone

Cos’e

Il melone è il nome di una pianta rampicante e del suo stesso frutto. La pianta è originaria dell’Asia occidentale e meridionale. Molto apprezzato in Cina e Turchia, il melone cresce spontaneamente anche in Africa. In Europa venne introdotto dagli antichi Romani. Dopo secoli di oblio la coltivazione del melone riprese nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, anche se il frutto venne molto criticato dei medici dell’epoca perché si credeva avesse provocato la morte di due papi e quattro imperatori. In realtà il melone non era nocivo, ma erano i notabili dell’epoca che ne erano troppo ghiotti facendo delle vere e proprie abbuffate. Il nome botanico del melone è Cucumis melo e appartiene alla famiglia delle Curcurbitacee, la stessa del cetriolo. Viene anche comunemente chiamato Popone e Mellone di pane. Questi nomi comuni si rifanno a dei particolari significati. Il primo per via della forma tondeggiante del frutto, che lo rende simile a una palla ( popone significa palla) e mellone per indicare il termine stupido. Nell’antichità il melone veniva considerato un frutto che simboleggiava la stupidità per via della sua capacità di riprodursi molto velocemente ( il cuore del frutto è ricchissimo di semi) in contrasto con la razionalità dettata dall’intelligenza. Per quanto riguarda le caratteristiche botaniche del melone, la pianta è un rampicante annuale. Le foglie sono grandi, lunghe, divise in lobi e ruvide al tatto. Le radici sono estremamente ramificate e possono scendere fino a un metro e mezzo di profondità. I fiori sono ermafroditi. Il frutto è ovale di notevoli dimensioni ( da uno a quattro chili) costituito da una buccia ( epicarpo) saldato a una polpa carnosa ( mesocarpo) al cui interno si trova una cavità riempita da tantissimi semi. Esistono tre varietà di melone: cantalupi, retati e da inverno. I primi hanno una buccia liscia o rugosa di colore verde e la polpa di colore arancione; i secondi sono di forma rotonda o ovale e hanno una buccia che all’esterno forma dei reticolati, con polpa verde gialla o aranciata; gli ultimi sono di grandi dimensioni, con buccia gialla e polpa verde bianca, non molto profumata, ma molto dolce, e si possono conservare fino all’inverno. Il melone predilige alte temperature e terreno profondo e abbastanza drenato. La semina avviene in primavera avanzata. La raccolta inizia dopo tre, quattro mesi dalla semina. I frutti vanno raccolti con il giusto grado di maturazione, perché in caso contrario non matureranno più. Il melone è molto apprezzato come frutta e dessert, ma anche per le sue benefiche proprietà.

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Proprietà

melone1 Il melone contiene zuccheri, provitamina A, betacarotene, vitamina C, fibre e ferro. Il costituente principale del melone sono proprio i carotenoidi che rappresentano i più potenti antiossidanti naturali. Dalla provitamina A, infatti, si formano due molecole, il betacarotene e la vitamina A o retinolo, entrambe con proprietà antiossidanti. Il betacarotene stimola la produzione di melanina favorendo l’abbronzatura; la vitamina A protegge e rinforza la vista. Gli antiossidanti svolgono un ruolo importante nel contrasto ai radicabili liberi, sostanze che provocano l’invecchiamento cellulare e sono alla base dell’insorgenza di diversi tumori. Il ferro del melone aiuta a combattere l’anemia. Trascurabile l’apporto di calorie che rendono il melone un frutto consumabile anche nelle diete dimagranti. Per il contenuto di zuccheri il melone è sconsigliato ai diabetici. In alcune varietà la quantità di zuccheri è lievemente inferiore, ma ciò è segno di scarsa qualità. I sali minerali del melone gli permettono di avere proprietà diuretiche e depurative. Le fibre gli conferiscono anche effetti lassativi. Sembra che il melone non sia molto digeribile per questo è sconsigliato a chi soffre di dispepsia e di cattiva digestione. Il suo succo ha anche un’azione irritante delle mucose del tubo digerente e chi soffre di gastrite e di diarrea dovrebbe limitarne il consumo.


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Usi

Per apprezzare il gusto del melone e le sue proprietà officinali non è necessario ricorrere a specifiche forme farmaceutiche. Della pianta di melone, infatti, si usano i frutti che sono commestibili. In cucina si possono consumare a fette, come dessert, oppure tagliati a pezzettini da aggiungere nelle macedonie e nei gelati. Il melone viene anche usato come antipasto, nel cosiddetto antipasto all’italiana che comprende fette di melone con polpa bianca e prosciutto crudo. In passato il melone veniva consumato ad insalata, con sale e pepe, perché si credeva che in tal modo sarebbe stato più digeribile. Una volta acquistato il melone va conservato avvolto in un sacchetto di carta per alimenti e poi in un sacchetto di plastica, per evitare che il suo odore si diffonda agli altri alimenti. Per rendere più digeribile il melone si sconsiglia di bere acqua prima di mangiarlo. Questo frutto, infatti, contiene per la maggior parte acqua e l’eccesso di liquidi provocherebbe una eccessiva diluizione dei succhi gastrici. Il melone trova impiego anche per fini cosmetici, al pari del cetriolo. La polpa di melone si usa per rivitalizzare le pelli secche. Come il cetriolo, il melone si taglia a pezzi e si mette in infusione, per una notte, nel latte. Al mattino si filtra e si conserva in un recipiente a chiusura ermetica. Il rimedio va applicato sulla pelle asciutta e pulita e per non più di due giorni. L’applicazione si lascia sul viso per 5 minuti per poi risciacquare con acqua tiepida.


Melone: Prodotti

Il melone è un frutto facilmente reperibile nei mercati di frutta e verdura e nei supermercati. I costi sono abbastanza accessibili anche se prezzi bassi per un numero abbondante di pezzi dovrebbero far avere dei dubbi sulla qualità del prodotto.


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