Il tribulus terrestris è ricco di protodioscina una saponina steroidea che avrebbe la proprietà di aumentare i livelli di testosterone nell’uomo e nella donna, accrescendo la libido ed il desiderio sessuale. Altre proprietà che gli antichi conoscitori di questa pianta le attribuiscono, sono la regolazione e depurazione della funzionalità renale, epatica e gastrointestinale. Tra le altre sostanze, il tribulus contiene anche resine, oli essenziali, minerali, acidi grassi polinsaturi e potassio. I semi contengono anche flavonoidi ed un ‘altra saponina, la diosgenina che avrebbe le stesse proprietà ormonostimolanti della protodioscina. Gli studi sugli effetti ormonali di questa pianta sono attualmente molto contrastanti. Circa vent’anni fa alcuni atleti usando gli estratti di questa pianta dimostrarono che gli effetti ormonostimolanti della pianta erano veri. Studi successivi effettuati sui topi dimostrarono che la pianta aveva la proprietà di incrementare le prestazioni sessuali di questi mammiferi favorendo l’erezione. Da allora al tribulus sono state attribuite le stesse proprietà del Viagra, ovvero la vasodilatazione alla base dell’erezione, riattivazione ormonale alla base della libido ed il miglioramento delle prestazioni con diminuzione di disturbi quali la disfunzione erettile. Ma gli studi clinici non hanno mai confermato questi effetti, anzi, semmai li hanno smentiti, evidenziando che test su persone normali non hanno portato a nessuna stimolazione ormonale, tantomeno ad un miglioramento significativo del desiderio e della prestazione sessuale. Le saponine contenute in alcune parti della pianta potrebbero, al limite essere responsabili di un bilanciamento ormonale in persone con carenze ormoniche di base, ma nulla di più, cioè non si registrerebbero miglioramenti evidenti della libido maschile e femminile e della fertilità. La diatriba è ancora in corso e non si può fare altro che usare il condizionale in attesa di risposte più certe. Le saponine sono delle molecole formate dall’unione di residui di zuccheri. Si dividono in triterpeniche e steroidee, in base al numero di molecole di zucchero che le compongono. Vengono impiegate nell’industria cosmetica per prodotti rassodanti ed anticellulite e per la produzione di ormoni steroidei come testosterone e cortisolo. I risultati delle saponine del tribulus sono molto soggettivi. C’è chi conferma gli effetti vasodilatatori ed il miglioramento della digestione e chi non ha avvertito assolutamente nulla. Per cui l’assunzione di prodotti a base di questa pianta va sempre consigliata da un medico.
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Il tribulus terrestris è molto usato dagli amanti del fitness e del body building, sempre per via delle sue presunte capacità di alzare i livelli di testosterone che gli conferirebbero proprietà anabolizzanti come l’aumento della massa muscolare. Ecco perché i patiti del body building lo usano in grandi quantità al posto di anabolizzanti molto più pericolosi. I prodotti a base di tribulus si trovano sotto forma di capsule e compresse, ma per avere un effetto anabolizzante visibile bisognerebbe consumarne intere scatole, così anche per ottenere un livello di testosterone capace di far alzare il desiderio e anche qualcos’altro…Alcuni consumatori hanno provato le compresse di tribulus arricchite con zinco. Per espletare le sue proprietà anabolizzanti si usa l’estratto secco di frutti di tribulus, contenuto in capsule da 500 mg, pari a 300 mg di saponine per capsula. La dose consigliata nelle confezioni è di 1, 2 capsule al giorno in abbondante acqua. Ma tra gli atleti consumatori c’è chi ne assume anche quattro in una volta sola. I prodotti a base di tribulus terrestris sono degli integratori a base di erbe, che come i farmaci, possono avere effetti collaterali. Per cui se ne sconsiglia l’abuso che potrebbe rivelarsi tossico per l’organismo. Il tribulus va evitato anche in caso di assunzione concomitante di altri farmaci.
Il tribulus terrestris viene commercializzato prevalentemente sotto forma di capsule. La composizione e la quantità di principi attivi contenuti nelle stesse cambiano in base al produttore. Le capsule in confezione da 120 pezzi contengono un estratto titolato secco della pianta pari a quasi a 2000 mg che corrispondono a circa 1560 mg di saponine. Il costo di un prodotto di questo tipo è di circa 25 euro. Le confezioni con 60 capsule, invece, con estratto secco di tribulus pari a 300 mg di principio attivo costano circa 14 euro, le confezioni da 50 capsule con zinco costano circa 11 euro.
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