
Sono diverse le specie di artemisia che si caratterizzano per crescere spontaneamente all’interno del territorio italiano; molte prediligono la diffusione lungo le coste marine, mentre altre si sviluppano nei pressi dei casolari abbandonati o vicino alle scarpate delle ferrovie, oppure ancora nelle regioni alpine, dato che riescono a crescere fino a 3000 metri di altitudine.
Il genepì è una pianta aromatica che cresce nelle zone alpine e appenniniche. Comprende diverse specie appartenenti al genere Artemisia. Tra le varietà più conosciute ricordiamo il genepì nero, il cui...
Sappiamo come gli estratti che derivano dalle foglie di ortica siano colmi di proprietà benefiche, sopratutto per lenire i dolori reumatici e in commercio possiamo trovarli, principalmente, in tre for...
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Dioscoride consiglia la pianta di artemisia per provocare delle mestruazione e per rendere, in questo modo, più veloce il parto, mentre Ippocrate era solito consigliarla in tutti quei disturbi come la diarrea.
La pianta di artemisia si caratterizza per essere davvero molto ricca di proprietà curative, dato che può contare anche su un basso contenuto in olio essenziale e anche per via del fatto che è poco tossica.
Inoltre, può vantare proprietà aromatiche e digestive che sono certamente meno notevoli in confronto a quelle dell’assenzio: ecco spiegato il motivo per cui viene utilizzata piuttosto raramente.I principi attivi più importanti che si possono trovare all’interno dell’artemisia sono l’olio essenziale, la canfora, il borneolo, il vulgarolo, i carburi, flavonoidi, inulina (all’interno della radice). Le principali azioni farmacodinamiche che la pianta di artemisia è in grado di svolgere sono le seguenti: amara, antimetralgica, antispasmodica, antelmintica, antitermica, aromatica, eccitante, emmenagoga, sedativa e tonica.I Cinesi considerano la pianta di artemisia come estremamente utile per un trattamento di natura terapeutica.In ogni caso, questa pianta è particolarmente efficace nei casi di amenorrea, afonia nervosa, colica uterina, convulsioni, corea, dismenorrea, disturbi della menopausa, epilessia, flatulenza, inerzia uterina, isterismo e meteorismo.La letteratura non parla di non effetti secondari e tossici rilevanti rispetto alle dosi terapeutiche consigliate, tranne nel caso in cui non sia presente una particolare sensibilità o allergia a livello individuale.Alla stregua di tutti gli altri amari, anche l’utilizzo dell’artemisia è sconsigliato nei casi di ulcera gastrica e duodenale.
In commercio possiamo trovare diversi prodotti a base di artemisia: si può trattare di infusi, polveri, estratti fluidi e anche l’olio essenziale.
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