bistorta

Caratteristiche

La bistorta è una pianta erbacea, perenne e glabra, che può raggiungere un’altezza compresa tra venti e cinquanta centimetri.

Si tratta di una pianta che fa parte delle Poligonacee e il cui nome scientifico è “Polygonum bistorta L.”, caratterizzata da dei fiori di colore rosa, raccolti all’interno di spighe che, nella maggior parte dei casi, si sviluppano solitarie.

Le foglie della pianta di bistorta, di solito, sono ovali e oblunghe, piuttosto cuoriformi e glauche nella parte inferiore.

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Coltivazione

bistorta 2La bistorta è una pianta che si può trovare soprattutto nei terreni freschi, particolarmente umidi ed erbosi, ma anche all’interno dei boschi radi, luoghi paludosi e zone montane dell’Europa meridionale e centrale, in Asia Minore, in Asia Temperata e nell’America del Nord.

Principi attivi

La bistorta presenta al suo interno una notevole quantità di tannino, oltre all’acido gallico, ossalato di calcio, zucchero, gomma, mucillagine, cellulosa, Sali, resina, amido.

Il tannino è piuttosto differente da quello ordinario contenuto nella maggior parte degli altri vegetali, soprattutto per via del fatto che è formato da ben due sostanze, ovvero un elemento affine a quello che si trova nella pianta della Tormentilla, mentre il secondo è lo stesso di quello che si trova nella Ratania.


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Principi attivi

La bistorta presenta al suo interno una notevole quantità di tannino, oltre all’acido gallico, ossalato di calcio, zucchero, gomma, mucillagine, cellulosa, Sali, resina, amido.

Il tannino è piuttosto differente da quello ordinario contenuto nella maggior parte degli altri vegetali, soprattutto per via del fatto che è formato da ben due sostanze, ovvero un elemento affine a quello che si trova nella pianta della Tormentilla, mentre il secondo è lo stesso di quello che si trova nella Ratania.


Proprietà

La pianta di bistorta si caratterizza per svolgere essenzialmente un’azione analettica, antiermetica, antiemorragica, antipiretica, antisecretiva, astringente, ipoglicemizzante e rimineralizzante, tonica e vulneraria.

Questa pianta viene consigliata per combattere l’incontinenza urinaria, per la prevenzione nei confronti degli aborti, la lotta contro le emorragie dell’utero e delle ferite, per saldare le ferite interne ed esterne, la dissenteria e le lesioni intestinali.

Si tratta di proprietà che sono state ampiamente confermate dalla moderna fitoterapia.

La pianta di bistorta ha sempre svolto un ottimo ruolo di supporto nelle emorragie nasali o epistassi, ma anche nelle febbri intermittenti, soprattutto se associata ad altre sostanze e radici amare.

La bistorta può essere molto utile anche per limitare l’eccessiva quantità di urina, a bloccare il vomito, le perdite di sangue, la dissenteria.

Si tratta di un elemento specifico nella cura contro la leucorrea, mal di gol e mal di denti.

Si utilizza anche contro il diabete, nella spermatorrea dei giovani, nelle ragadi anali, nell’infiammazione della bocca e della laringe.


Utilizzo

Il metodo migliore per utilizzare la pianta di bistorta è indubbiamente quello di inghiottire direttamente la polvere dei rizomi, dal momento che la cottura è in grado di modificare i principi attivi che si trovano all’interno della droga.

Gli infusi di bistorta si caratterizzano, invece, per essere realizzati sfruttando acqua tiepida e prolungando il contato con l’acqua per alcune ore.

Invece, le foglie si caratterizzano per essere impiegate soprattutto cotte, come ad esempi o si verifica anche nel caso degli spinaci.

Qualche tempo fa, l’elevato potere astringente che caratterizza la pianta di bistorta è stato utilizzato per ridurre e limitare le emorragie interne ed esterne che si verificano in seguito a tisi, ulcere, emorroidi e ferite.

Al giorno d’oggi, l’azione astringente ed antinfiammatoria che caratterizza questo particolare vegetale è ritenuta ancora piuttosto utile per la cura dei disturbi intestinali (soprattutto nei casi di diarrea) e nelle irritazioni del cavo orale.

Per quanto riguarda l’uso interno la polvere di bistorta deve essere assunta tre volta al giorno, nella dose di circa un grammo, mentre per quanto riguarda l’infuso si consiglia di preparare tre grammi di polvere di bistorta all’interno di 100 ml di acqua tiepida, lasciando il composto al macero per un periodo di almeno sei ore, mentre l’assunzione non deve superare le tre tazzine al giorno.

Per quanto concerne l’uso esterno, invece, il rizoma è particolarmente utile per curare le infiammazioni della bocca e delle gengive, ma anche per le emorroidi.

In questi casi, la soluzione migliore è quella di puntare sull’infuso: si prepara lasciando 6 grammi di bistorta in 100 ml di acqua tiepida e poi si utilizza facendo lavaggi, sciacqui e gargarismi.

Inoltre, si possono anche applicare delle compresse imbevute di infuso, per circa 15 minuti sulla parte del corpo coinvolta dall’infiammazione.

Nella cosmetica, è piuttosto frequente utilizzare la bistorta per la preparazione di bagni astringenti e lenitivi, sfruttando una manciata di polvere dei rizomi, avvolgendo in un telo di ridotte dimensioni e collocandolo, poi, in infusione nell’acqua del bagno.

Infine, si può frizionare ogni giorno il cuoio capelluto con tale infuso, svolgendo un’azione benefica nei confronti dei capelli grassi.


bistorta: Prodotti

In erboristeria possiamo trovare spesso il decotto, che riesce a curare le emorroidi e la diarrea, mentre la polvere può svolgere un’ottima funzione di sostituzione del decotto, risultando un ottimo rimedio anche nei casi di tubercolosi.

La tintura di cinquanta grammi di rizoma ed un litro di alcol a 90 gradi è piuttosto efficace per la cicatrizzazione delle piaghe e delle ulcere e si possono effettuare degli ottimi lavaggi.



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