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La camomilla romana predilige tutti quei luoghi particolarmente soleggiati, mentre, al contrario, non sopporta in alcun modo le correnti d'aria o i venti eccessivi invernali.
La camomilla romana presenta una particolare predilezioni per i terreni freschi (sia moderatamente asciutti sia quelli umidi), ma al contrario non riesce proprio a sopportare i terreni aridi, compatti e a reazione acida.Si tratta di una pianta che riesce a vegetare con ottimi risultati sui terreni sciolti, sabbiosi e ben drenati.La camomilla romana non sopporta le stagioni troppo calde e asciutte, mentre i fiori temono l'umidità notturna.La coltura di camomilla romana presenta la necessità di ricevere un buon numero di irrigazioni, che si devono effettuare sopratutto prima del momento in cui avviene la fioritura o, in ogni caso, in seguito alla raccolta dei capolini. AGROBITS 200 Semi/See Escolzia di Multicolor Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
I principali componenti della camomilla romana sono i seguenti: olio essenziale, esteri acido angelico, tigilico, isobutirrico, lattoni sesquiterpenici (ovvero delle sostanze particolarmente amare) polifenoli, acido caffeico e derivati, flavonoidi e cumarine.
La camomilla romana presenta notevoli proprietà terapeutiche, che in alcuni casi possono risultare simili a quelle della camomilla comune, ma che si differenziano per un'attività meno pesante; inoltre, pare che sia anche in grado di svolgere una notevole azione emmenagoga.
La camomilla romana può vantare un'azione farmacodinamica, nonostante sia meno evidente rispetto ad altre specie, e indicazioni praticamente analoghe a quelle della camomilla Matricaria (antiflogistica, antispasmodica, carminativa).Si tratta di un ottimo spasmolitico nella dismenorrea.La camomilla romana può essere utilmente sfruttata nel trattamento che combatte la dispepsia e il meteorismo, come ottimo spasmolitico degli stati spastici del sistema gastrointestinale (fondamentale l'azione dei flavonoidi).Inoltre, per merito dell'ottima azione antibatterica e sfiammante, permette di svolgere un ruolo molto utile per quanto riguarda il lavaggio di ferite (infuso al 3%) e anche come collutorio.L'acqua distillata di camomilla romana si caratterizza per essere sfruttata per dei bagni oculari e lozioni palpebrali o cutanee.L'olio di camomilla romana, invece, viene realizzato dopo avere scaldato a b.m. Per qualche ora circa 30 g di capolini in 100 g di olio: svolge essenzialmente una funzione frizionante nei confronti dei dolori articolari, nevralgie e coliche.E' particolarmente facile intuire come l'azione antinfiammatoria svolta da questa pianta, per via del basso quantitativo presente di azulene e per l'assenza di bisabololo nell'olio essenziale, sia sostenuta essenzialmente dai flavonoidi e dai germacranolidi.Il fiore della camomilla romana viene utilmente sfruttato per la preparazione di infusi, che si devono assumere mezz'ora prima dei pasti, sopratutto nel caso in cui sia necessario curare gastriti croniche con atonia e pesantezza postprandiale.
Si tratta di una pianta che è in grado di stimolare l'appetito e gli estratti di camomilla romana possono trovare un largo impiego elettivo all'interno di prodotti cosmetici che sono essenzialmente dedicati al trattamento di pelli delicate.Tra i vari prodotti presenti in erboristeria, possiamo trovare anche le gocce di camomilla romana, che si possono assumere per via interna con due gocce accompagnate da miele o zucchero di canna sotto la lingue e per tre vole al giorno nei casi disturbi nervosi e di parassitosi a livello intestinale.Nei casi di stress o anche in quelle situazioni di choc emotivo, il consiglio è quello di assumere tre gocce di camomilla romana sul plesso solare, che aiuteranno a far scomparire rapidamente il disturbo nervoso.La letteratura, fino a questo momento, non ha segnalato alcun tipo di effetto secondario e tossico per quanto riguarda le dosi terapeutiche, tranne nel caso in cui non sia presente una particolare sensibilità a livello individuale.
Infatti, si deve sottolineare come solamente in soggetti predisposti, per somministrazioni prolungate e posologie elevate, la pianta può provocare numerosi disturbi dal punto di vista gastrico da iperacidità.
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